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Batwoman si riaccende la faida tra Ruby Rose e Warner Bros dopo l’addio dell’attrice

Batwoman Ruby Rose attacca Warner Bros “condizioni di lavoro poco sicure”, la produzione rilancia “continue lamentele contro di lei”. Dove sarà la verità?

Improvvisamente si torna a parlare dell’addio di Ruby Rose a Batwoman. L’attrice aveva lasciato la serie a maggio del 2020 spiegando che era una decisione personale, per la difficoltà di una lunga produzione a Vancouver, la prima per l’attrice e attivista LGBTQ+, che sul set aveva anche subito un incidente come è stato poi raccontato in seguito.

L’attrice aveva anche commentato positivamente l’ingaggio di Javica Jones come “nuova” Batwoman con la decisione della produzione di non sostituire semplicemente l’attrice ma di creare un nuovo personaggio che avesse potuto raccogliere l’eredità del costume di Batwoman (seconda stagione con l’arrivo del nuovo personaggio ancora inedita in Italia). Tutto sembrava risolto finchè all’improvviso ieri è scoppiata una faida a distanza tra Ruby Rose e la produzione Warner Bros.

Le accuse di Ruby Rose

Attraverso una serie di storie su Instagram, Ruby Rose, sostenendo di essere stanca delle tante false accuse arrivate nei suoi confronti, ha voluto spiegare le sue ragioni, indirizzando il messaggio alla showrunner Caroline Dries, ai produttori Greg Berlanti e Sarah Schechter “ho deciso di parlare perchè quello che è capitato a me non capiti ad altri, vergognatevi“.

L’attrice ha accusato il capo di Warner Bros Tv Peter Roth sostenendo che avesse ingaggiato un detective privato per farla seguire dopo l’infortunio che ha detto di aver subito sul set probabilmente per verificare la veridicità della sua storia. Ruby Rose ha subito un’operazione per sistemare due ernie del disco molto vicine alla spina dorsale. Inoltre Rose ha accusato Roth di averla forzata a tornare sul set 10 giorni dopo l’operazione minacciando che avrebbe licenziato tutti se non l’avesse fatto.

Rose ha ribadito di non essersi licenziata nonostante quello che hanno fatto credere a tutti sostenendo che fosse stata una decisione comune. Ha poi detto che sarebbe stata costretta a fare un video per annunciare che non avrebbe partecipato al panel del Comic-Con nel 2019. Questo nonostante fosse colpa della produzione che non ha organizzato le riprese per permetterle di partecipare. E che dopo aver fatto il video le hanno chiesto di eliminare la cicatrice visibile sul collo.

L’attrice ha spiegato che oltre all’incidente in cui un’assistente di 30 anni è rimasta paralizzata, ci sono stati altri incidenti finora rimasti “segreti”. Un membro dello staff sarebbe rimasto ustionato per gran parte del suo corpo, un incidente legato a due stunt e lei stessa ha subito un taglio molto vicino a un occhio. Rose ha poi detto che hanno cercato di far credere che si fosse infortunata facendo yoga. Inoltre dopo l’operazione non le è stata mandata una macchina me le è stato detto di prendere un taxi. Ha ammesso di aver combattuto per gli altri sul set, anche contro Dougray Scott (che interpretava il padre Jacob Kane) che ha ferito una stuntwoman.

La risposta della produzione di Batwoman

La risposta di Warner Bros non si è fatta attendere ed è stata particolarmente dura. La produzione ha accusato Ruby Rose di revisionismo “la verità è che Warner Bros Television decise di non esercitare l’opzione per prolungare il contratto con Ruby sulla base delle numerose lamentele ricevute per comportamenti inappropriati sul set, ampiamente investigati dalla produzione“.

Anche Dougray Scott ha risposto, negando le accuse e rispondendo come le sue dichiarazioni fossero false e mai accadute.