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Gomorra 5: l’unico finale di serie possibile, ma una stagione al di sotto delle aspettative

Gomorra 5 una stagione deludente e l’unico finale possibile, cosa resta di Gomorra

Era il 2014 quando Gomorra – La serie si affacciava su Sky Atlantic. Sette anni, 5 stagioni e 58 episodi dopo ci dice addio in un mondo e in un contesto seriale completamente diverso. Ieri era l’unico faro di speranza nella serialità italiana, oggi è cambiata anche la fiction Rai inseguendo modernità e il mondo. Ieri non c’erano le piattaforme di streaming, oggi è un algoritmo a decidere cosa guardiamo.

Gomorra ha cambiato l’Italia e il suo modo di pensare e fare la serialità, rendendola più industria e meno approssimazione, aiutandone la diffusione nel mondo. Una serie tv che ha lanciato carriere da Fortunato Cerlino ai due suoi assoluti protagonisti Marco D’Amore e Salvatore Esposito. Proprio per tutti questi meriti a Gomorra va riconosciuto un ruolo centrale nella serialità italiana contemporanea. E bisogna riconoscergli di aver capito che era arrivato il momento di finire, anzi forse questa consapevolezza è arrivata in ritardo.

Un finale perfetto

Il finale di Gomorra 5 è stato perfetto (inutile dire che qui si spoilera). Perfetto perchè l’unico possibile sia per drammaturgia che per narrazione, in grado di schivare e rigettare tutte le solite stanche teorie di emulazione di una certa critica “over”. Non c’è redenzione, non c’è salvezza, nell’atto finale ed estremo di un amore fraterno ritrovato, tutti muoiono, nessuno si salva e quella scena sulla spiaggia diventerà presto iconica.

Certo si potrebbe rimproverare a Gomorra di riprodurre schemi e temi già visti anche in Suburra (una serie arrivata dopo che ha sempre voluto essere Gomorra non riuscendoci ed ha finito quasi per anticiparne il finale) e di aver insisto forse un po’ troppo su questo rapporto amore/odio tra Genny e Ciro. Il finale ha però ribadito quel concetto di dannazione perpetua che è parte integrante del male. Se scegli quella parte del mondo stai solo contando i giorni che ti separano alla morte, non puoi fare sogni, non puoi fare progetti perchè prima o poi la morte arriva. Il tradimento è sempre dietro l’angolo (e questo favorisce i colpi di scena).

Ma Gomorra 5 è stata una delusione

Se da un lato il finale di Gomorra è stato giusto, lo stesso non si può dire per tutta la quinta stagione. Composta da 10 episodi, due in meno del solito, ma forse sarebbe bastata anche una miniserie da 4 episodi. Purtroppo però c’è un peccato di fondo che è stato compiuto dagli autori: salvare Ciro.

Quella scelta sorprendete che ha portato anche al film L’Immortale, obiettivamente in molti l’abbiamo perdonata solo perchè compiuta da Gomorra e solo perchè è stato salvato Ciro, tra i personaggi più amati e completi della serie. Se una scelta simile l’avesse fatta una qualunque fiction Rai o Mediaset (ci ricordiamo quando in Distretto di Polizia venne instillato il dubbio che Mauro Belli fosse in realtà vivo?), una serie tv americana, l’avremmo di certo bollata con epiteti peggiori.

Oggi con tutto l’affetto possibile per Gomorra, possiamo riconoscere che quella scelta è stato il salto dello squalo della serie. Per quanto il film L’Immortale sia stato godibile, per quanto alcune scelte della quinta stagione siano state apprezzabili, quell’onta aleggiava sempre sui personaggi. Anche perchè la quarta stagione ha mostrato che la serie poteva funzionare anche senza Ciro. Un ampio respiro locale e internazionale, soffocato da una quinta stagione claustrofobica che ci ha riportato a Scampia (giustamente, il ritorno alle origini), in un confronto/scontro continuo tra Ciro e Genny che ha finito per diventare uno di quei tira-e-molla amorosi delle peggiori soap.

Una stagione filler

A questo va aggiunto che dei vari Monaciello, Maestrale, Nunzia sinceramente non interessava nulla a nesso. Personaggi inseriti in modo funzionale alla trama ma senza alcuna empatia ed emozione. Anche perchè arrivati alla quinta stagione di conoscere altri personaggi nemmeno avevamo voglia. Questa quinta stagione ha dato l’impressione di esser stata costruita tutta per arrivare a quel finale. Per mostrare la rabbia (a tratti anche eccessiva) di Ciro vs Genny e viceversa, ma finendo per essere un enorme stagione filler solo per portarci al finale.

Grazie Gomorra per tutto quello che sei stato e che hai rappresentato. Al tempo stesso la speranza è che altre produzioni evitino di seguire la stessa strada e di condurre la narrazione solo in funzione dei suoi protagonisti finendo per arroccarsi su se stessa.