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Le relazioni pericolose, un film audace ma confuso – La recensione

Le relazioni pericolose trama e recensione del film su Netflix dall’8 luglio

Le relazioni pericolose, da non confondere con il film con lo stesso titolo del 1988 diretto da Stephen Frears, è un film di produzione francese del 2022. Diretto e riadattato da Rachel Suissa è, come il suo omonimo, tratto dal romanzo di Choderlos de Laclos del 1782.

In breve, questo film si chiede cosa sarebbe successo se il romanzo fosse stato ambientato in un liceo da ricchi di Biarritz del 2022, invece che nella Francia della fine del Settecento. L’operazione, già tentata con risultati ben diversi nel 1999 (il titolo era Cruel Intentions) è audace ma confusa. Troverà spazio nella Top Ten di Netflix, su cui è disponibile dall’8 luglio 2022?

La trama

Célène è una ragazza piena di ideali che crede nell’amore assoluto ed è più interessata alla lettura che ai social network. A 17 anni ha perso la madre, è fidanzata ufficialmente con il partner di sempre Pierre e aspetta il matrimonio per concederglisi. Seriosa e rigida, si trasferisce con il padre da Parigi a Biarritz per iniziare l’ultimo anno di scuola. I due vivranno con lo zio e la cugina.

Appena arrivata incontra Tristan, belloccio con gli occhi di ghiaccio. Scoprirà ben presto che il ragazzo gentile che le ha insegnato a surfare è in realtà una super star, legato sentimentalmente all’attrice in disgrazia Vanessa Marteuil. I due spadroneggiano sulla scuola, e basano la loro relazione (che è finta e regolamentata da un contratto) su scommesse audaci e spinte, spesso a base sessuale. Inutile a dirsi, la nuova arrivata Célène ci finirà in mezzo.

La recensione

In questo universo cattivo e superficiale, l’elitè è definita dal numero di follower. Modo per imporsi agli altri socialmente, moneta di scambio, misuratore assoluto di tutto quello che conta nella vita. Ecco perché Tristan e Vanessa, star del surf lui ed ex reginetta del cinema lei, devono stare insieme. Hanno più follower di tutti, e la loro relazione non fa altro che aumentarglieli. In questa Biarrtiz fatta solo di mare in tempeste e ricchezza, tutto quello che accade a questo gruppo di liceali è online e viene pubblicato senza nessun tipo di remora. Sesso, droghe, non si è mai visto un gruppo di diciassettenni più impermeabili alla legge di così. L’aggiunta dell’elemento hip hop non fa altro che confondere ulteriormente le acque.

La protagonista è ingenua ai limiti del ridicolo. Dopo una festa in maschera, però, il profilo che il fidanzato le ha aperto per sentirsi a distanza cresce a dismisura. Oltre che coinvolta nella scommessa tra finti-amanti, si trova anche dentro le dinamiche assurde e malate che queste persone hanno ideato per tenersi sotto controllo a vicenda.

Questa cosa, spiegata così, potrebbe sembrare complessa, piena di spunti per una riflessione sul mondo in cui viviamo, sui social network, sul ricatto basato su foto e video. Non è così. Questi temi vengono infatti affrontati in maniera superficiale. Sembra che questo film voglia creare lo scandalo per lo scandalo, agitare per agitare, senza dire poi molto. Si presenta come oscuro e drammatico, ma è una commedia romantica adolescenziale che da grande vorrebbe essere oscura e drammatica. Nulla di più. Tanto che alla fine, quando le storie dei personaggi si avviano alla risoluzione e il loro arco narrativo è concluso o sta per concludersi, vediamo che anche le vittime dei giochini malati basati su abusi di varia natura, ricatti e pubblicazione online di materiale estremamente privato e girato senza consenso, continuano a utilizzare i mezzi che questo film sembra tanto criticare. E allora?

Il trailer

La locandina

Il cast

  • Paola Locatelli è Célène
  • Simon Rérolle è Tristan
  • Ella Pellegrini è Vanessa
  • Héloïse Janjaud è Charlotte
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