
Michele Bravi a Verissimo – Il cantante si racconta a Silvia Toffanin e parla del suo disco e della sua storia: “Nel disco parlo di una storia finita con un ragazzo”
āSu di me cāĆØ stato un poā un accanimento personale. Poteva esserci un poā più di umanitĆ nel farmi conoscere questo mondo che ĆØ la discografia. A 18 anni mi hanno detto praticamente che ero finito, mortoā.
Queste le parole di Michele Bravi, uno dei protagonisti assoluti dellāultimo Festival di Sanremo, parlando a Verissimo del periodo buio che ha vissuto dopo aver vinto appena maggiorenne il talent X Factor.
āAllāinizio ci ho creduto ā dichiara il cantante ā poichĆ© sono molto rispettoso di chi ha più esperienza di me. Poi, mi sono messo in discussione e ho capito che la musica ĆØ una cosa mia, nessuno può togliermela. Ho iniziato a farmi meno paranoie e a togliere ogni filtroā.
Proprio questa libertĆ espressiva ha permesso a Michele di parlare con naturalezza della sua visione dellāamore. A tal proposito chiarisce: āIo non posso avere paura a raccontare quello che vivo. Ho soltanto chiarito, in maniera molto naturale, il racconto che uno poi trova attraverso la mia musica. Nel disco parlo di una storia finita con un ragazzo. Volevo raccontare quello che ĆØ lāamore per la mia generazione. Io parlo sempre di una grossa fluiditĆ delle emozioni. Ho capito che per me e quelli della mia generazione ā aggiunge – ĆØ importante avere davanti prima di tutto una persona. La sessualitĆ viene dopo, anche se fortunatamente a 20 anni cāĆØ anche quellaā.
E a Silvia Toffanin che gli chiede di questo amore sofferto, Michele risponde:
āEā stata una storia complicata. Non so esattamente quanto siamo stati insieme, perchĆ© ĆØ stato un tira e molla. Eā stata la prima persona importante. Una di quelle persone che, in bene o in male, mi hanno cambiato la vita. Se non lāavessi conosciuto ora sarei un altroā.