

Superstore rinnovata: seconda stagione per la serie tv di NBC con America Ferrera
Ogni tanto in questa cinica tv americana di cui siamo circondati avvengono i miracoli e una piccola grande comedy, lanciata quasi per caso in un periodo di bassi ascolti e con poco appeal, diventa la comedy più vista da oltre due anni per il canale, ottenendo un quasi automatico e scontato rinnovo. Protagonista di questo miracolo è Superstore comedy NBC prodotta dalla Universal e creata da Justin Spitzer.
Superstore e Telenovela hanno avuto un perocorso travagliato. Lasciate entrambe per la midseason le due comedy single camera hanno ricevuto un taglio di due episodi, fermando la produzione all’undicesimo episodio per ragioni di palinsesto. Hanno debuttato a dicembre 2015 dopo le ultime puntate di The Voice per sfruttarne il traino, poi sono state mandate in onda in pieno periodo natalizio, per poi trovare stabile collocazione il lunedì sera alle 8 pm, senza traino, mandate quasi alla deriva. E lì è successo il miracolo. Superstore è riuscita a catturare il pubblico.
Secondo quanto riporta deadline Superstore ha una media del 2,1 tra i 18-49 enni e 6,9 milioni totali di spettatori nei dati Live +7, numeri sufficienti per farla diventare la comedy con il rating più alto al primo anno di trasmissione sulla NBC da oltre due anni. Curiosamente Superstore, ambientata tra i dipendenti di un grande magazzino, il Cloud 9, ha un pubblico pregiato, conquistando particolarmente persone tra i 18-49 anni che vivono in case con reddito medio superiore ai 100 mila dollari. I ricchi si divertono a vedere come vivono i poveri impiegati?
Superstore, rinnovo meritato?
Arrivati alla fine delle 11 puntate, il giudizio iniziale viene confermato (qui il commento ai primi 3 episodi): Superstore ha sbagliato solo il pilot, in cui è presente una forzata trama romantica che sparisce fin dal secondo episodio e che cozzava con la dinamica lavorativa complessiva. Superstore è un divertente affresco sul mondo del lavoro americano, in particolare di quelli che non hanno diritti ma solo doveri, i cui sogni vengono schiacciati dai pressanti turni di lavoro, ma nonostante questo non perdono il sorriso e riescono anche a diventare una famiglia lavorativa. Ottimo l’apporto delle diverse guest star che entrano e escono in questo piccolo microcosmo del Cloud 9. Superstore chiude la sua prima stagione con un cliffangher clamoroso che schiva il buonismo e sorprende con un disarmante cinismo.
Il rinnovo di Superstore si unisce alle novità già rinnovate Blindspot, Chicago Med e Shades of Blue e alle vecchie serie Chicago Fire, Chicago PD e The Blacklist.
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