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Recensione Landscapers, l’assurda storia di un crimine quasi perfetto

Recensione Landscapers – Un crimine quasi perfetto la miniserie con Olivia Colman su Sky Atlantic e NOW dal 14 gennaio

Questa è una storia vera. Questa è una storia. Si conclude così il cartello che apre le puntate di Landscapers – Un crimine quasi perfetto, miniserie gioiello della serialità contemporanea che non a caso arriva dall’accoppiata HBO/Sky con Sister già dietro Chernobyl, composta da 4 episodi su Sky e NOW dal 14 gennaio.  

La miniserie creata da Ed Sinclair prodotta e interpretata da Olivia Colman è l’esempio dell’uso della creatività al servizio del racconto. Sinclair ha preso una storia vera, un fatto realmente accaduto di cui si sa poco, con protagonisti dei personaggi anonimi ma al tempo stesso unici, per trasformare la loro unicità in creatività.

La storia vera di una coppia killer

Landscapers dimostra che le etichette non servono se non inserire una serie o un film all’interno di un catalogo. Perchè è una miniserie che definire true-crime-drama è assolutamente riduttivo. Landscapers è un esercizio di creatività stilistica al servizio del racconto e delle interpretazioni di due attori come Olivia Colman e David Thewlis.

Anzi il difetto più grande di questa miniserie è proprio la mancanza di una concreata componente crime, che è talmente nascosta dietro la vicenda dei protagonisti da fare un po’ acqua da tutte le parti. Ma quindi qual è questa storia dietro Landscapers.

Susan e Christopher Edwards sono una coppia condannata nel 2014 per l’omicidio dei genitori di lei William di 85 anni e Patricia di 63 anni, compiuto 15 anni prima nel 1998. William e Patricia Wycherley vivevano nel Nottinghamshire e secondo i vicini erano una coppia tranquilla, isolata che non aveva rapporti con gli altri.

Nel 1983 Susan sposa Christopher e anche loro iniziano una vita tranquilla e solitaria godendo della comune passione per la storia e per il cinema. Secondo la ricostruzione dei fatti nel 1998 Susan avrebbe ucciso i genitori al culmine di una lite informando poi il marito solo una settimana dopo, sistemando i cadaveri in giardino e cenenando con fish and chips davanti alla finale dell’Eurovision Song Contest.

Per anni i due vivono sfruttando il conto in banca dei Wycherley ma nel 2005 travolti dai debiti per i tanti oggetti da collezione acquistati, vendono la casa e nel 2012 scappano in Francia quando temono di essere scoperti. Qua però vivono nella miserie senza mai rinunciare ad acquistare i loro preziosi oggetti da collezione. Decidono di consegnarsi alla polizia nel 2013 dopo che William avrebbe confessato il tutto alla matrigna.

Landscapers una serie quasi perfetta

La vicenda degli Edwards si presta indubbiamente a esser raccontata sul piccolo o grande schermo, poteva diventare una delle tante docuserie true crime, una miniserie crime pura o anche un film. E qui entra in gioco la creatività e network disponibili ad abbracciarla. Ed Sinclair scompagina il racconto, dando forma alle immagini mentali di Susan sfruttandone la passione per il cinema e trasformando le sue vicende in un western, in un film del passato a seconda dei momenti.

Indimenticabile la scena in cui si rompe una finta quarta parete e durante l’interrogatorio di polizia insieme ai due detective Susan e Christopher passano per un set allestito con tanto di mascherine indossate per trasformare i ricordi in scene ricostruite in cui sono sia narratori che autori dell’azione. Un’operazione di destrutturazione scenica che eleva la narrazione. Landascapers decide di sparigliare le carte per farsi notare, ma non come esercizio stilistico fine a se stesso ma come dimostrazione di forza creativa. Basta guardare il numero di serie tv che ogni giorno escono in tutto il mondo per capire come ci sia la necessità di costruire qualcosa di diverso per esistere e non essere dimenticati.

Una drammatica satira delle vite degli altri, di chi ci passa accanto lungo una strada e non vediamo perchè risulta anonimo all’apparenza. Eppure c’è un mondo che si nasconde dietro ogni volto e anche il più insignificante potrebbe essere uno psicopatico, un assassino freddo e spietato. Il dubbio che ci percorre e di cui non ci libereremo mai è se gli Edwards sono solo degli anonimi ingenui, assassini per caso o dei freddi truffatori che hanno compiuto l’omicidio per usare i soldi della famiglia.

E mentre ci pensiamo ci lasciamo trasportare nella mente cinematografica di Susan grazie alla magnifica interpretazione di Olivia Colman che ancora una volta si dimostra perfetta nel dar vita a personaggi in bilico tra il dramma e l’ironia, stralunati al punto giusto, concreti quando servono. La coppia che forma con David Thewlis sfiora la perfezione. Sicuramente è la miniserie che dominerà le prossime tornate di premi. Una serie probabilmente non per tutti, difficile da seguire ma che è imperdibile per chi ama il linguaggio dei sogni. Voto 8.5

Landscapers è da vedere se…

… vi piace le serie tv che giocano con lo spettatore portandolo in percorsi sconosciuti come Kidding, Utopia o Russian Doll, ma anche la qualità delle miniserie HBO come Mare of Easttown. Per scoprire altre serie tv da vedere simili c’è l’app gratuita dei nostri partner TV Tips. Divertirvi a cercare il vostro nuovo amore seriale potete sfruttare la funzione “match” per trovare nuove serie: scarica l’app, il tuo prossimo amore seriale ti aspetta.

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