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Recensione Mio fratello, mia sorella: un film che promette ma non mantiene

Recensione Mio fratello, mia sorella: arriva su Netflix, dall’8 ottobre, il film con Alessandro Preziosi e Claudia Pandolfi

Mio fratello, mia sorella è pronto a sbarcare sulla piattaforma streaming Netflix, dall’8 ottobre. Questo film è frutto dell’accordo stipulato nel 2019 tra il colosso statunitense e Mediaset, per la co-produzione di sette film.

Diretto da Roberto Capucci, con protagonisti Alessandro Preziosi e Claudia Pandolfi, il film segue le vicende di Tesla e Nik, fratello e sorella che non si vedono da vent’anni. I due, dopo la morte del padre, si troveranno a vivere insieme e dovranno trovare un equilibrio e far pace con il proprio passato.

La trama del film

Scopriamo insieme la trama di Mio fratello, mia sorella film italiano con Alessandro Preziosi e Claudia Pandolfi

Tesla e suo fratello Nik sono vent’anni che non si vedono. Alla morte del padre si ritrovano, per un singolare patto successorio, a dover convivere per un anno sotto lo stesso tetto. Nik sarà catapultato nella vita di Tesla, composta dai figli Sebastiano, un violoncellista di grande talento affetto da schizofrenia ad alto funzionamento, al quale la donna ha dedicato la vita e un’ossessiva e soffocante protezione, e Carolina, con la quale invece ha un rapporto difficile e conflittuale.

La convivenza difficile innescherà scontri tra Nik e Tesla, due fratelli uno l’opposto dell’altro, e la nascita di un inaspettato forte legame tra Nik e suo nipote Sebastiano. Col tempo tutti troveranno pian piano un equilibrio, fino a quando una serie di eventi porteranno i personaggi a dover fare i conti con le proprie paure e segreti, in un difficile viaggio verso il perdono e l’accettazione di sé stessi e dei loro legami affettivi e familiari.

Recensione Mio fratello, mia sorella – Il commento

Le premesse erano buone: un cast principale veterano della miglior fiction italiana; una storia sicuramente non nuova ma capace di generare punti di vista interessanti; un colosso alle spalle che assicurava, con i suoi investimenti, un comparto tecnico di alto profilo. Tutto faceva ben sperare che Mio fratello, mia sorella, potesse diventare un piccolo gioiello nell’immenso catalogo Netflix. Invece no, purtroppo. Questo film diretto da Roberto Capucci promette ma non mantiene, vuole raccontare una storia di dolore, sofferenza ma anche di ritrovamento senza però essere incisivo e lasciare il segno. Nonostante la buona prova recitativa di Alessandro Preziosi e Claudia Pandolfi – a tratti un po’ troppo esasperata -, non riesce fino in fondo a coinvolgere lo spettatore e trasmettere il giusto pathos del racconto.

Facente parte dell’accordo Mediaset-Netflix, questo film è la riprova di come il colosso streamer cerca il grande pubblico della generalista: una storia familiare raccontata come da manuale televisivo. Riprese, fotografia, situazioni; prende a piene a quel mondo ma, soprattutto, ne prende anche tutti i limiti. Il film vuole mostrare di come alle volte la vita riesca a tirarti dei tiri mancini; il racconto di una famiglia tutt’altro che perfetta. Il figliol prodigo che torna dopo venti anni di assenza. Purtroppo manca l’obiettivo; situazioni già viste e prevedibili; una sceneggiatura debole che intavola una susseguirsi di eventi in maniera superficiale e, alle volte, inverosimili.

Nell’equazione Mio fratello, mia sorella viene affrontato anche il tema delicato della malattia. Il giovane Francesco Cavallo riesce nella complicata impresa di portare un personaggio credibile, rivelatosi vero asse centrale intorno a cui ruotano – in maniera un po’ troppo forzata – le dinamiche familiari. Nel racconto, tutti i personaggi sono utili allo stesso modo, tutti tasselli di questa fragile storia. Un storia che sicuramente verrà più apprezzata dal pubblico della tv tradizione rispetto ai fruitori dei nuovi media.

Il cast

  • Alessandro Preziosi è Nick
  • Claudia Pandolfi è Tesla
  • Ludovica Martino è Carolina
  • Francesco Cavallo è Sebastiano
  • Stella Egitto è Emma
  • Caterina Murino è Giada
Facente parte dell'accordo Mediaset-Netflix, questo film è la riprova di come il colosso streamer cerca il grande pubblico della generalista: una storia familiare raccontata come da manuale televisivo. Riprese, fotografia, situazioni; prende a piene a quel mondo ma, soprattutto, ne prende anche tutti i limiti. Recensione Mio fratello, mia sorella: un film che promette ma non mantiene