

Recensione Telenovela e Superstore: Eva Longoria e America Ferrera alla conquista di NBC?
Una programmazione ballerina, puntate rilasciate in anticipo, mandate in onda durante le feste, eppure nella loro collocazione definitiva delle 8 pm del lunedì le comedy Superstore e Telenovela riescono a cavarsela. La prima con un ottimo 1,7 di rating, la seconda con l’1,3, buoni risultati per la NBC soprattutto considerando che l’unico spazio comedy dell’autunno era il venerdì sera (con scarsi risultati). Probabilmente la strategia di non far debuttare le due serie dal nulla il 4 gennaio, ma di rilasciarle in anticipo e arrivare con la quarta puntata di entrambe, ha dato i suoi frutti.
Accantonato il discorso ascolti e rimandato il discorso rinnovi, proviamo a conoscere meglio Telenovela e Superstore le due nuove comedy di NBC.
Recensione Telenovela 1×01-04
Eva Longoria si circonda di una serie di macchiette, di personaggi da soap che travalicano la soap e portano i loro personaggi nella vita reale. Zachary Levi è la ciliegina sulla torta della serie tv: veste i panni del direttore della rete che ha una passione sfrenata per l’attrice della sua telenovela di punta e per lo spagnolo. Peccato che Ana Sofia/Eva Longoria sia ormai totalmente americana al punto da non sapere nemmeno la lingua. E sono proprio i momenti delle incomprensioni linguistiche, degli scambi Longoria-Levi i migliori di una comedy che nelle prime 4 puntate è stata parecchio altalenante. Telenovela è la serie tv di Eva Longoria: star unica e indiscussa, con tutti i pregi e i difetti del caso.
Recensione Superstore 1×01-04
Al contrario di Telenovela, il pilot di Superstore era risultato più debole, con una declinazione romantica assolutamente non necessaria per questo tipo di comedy. Declinazione praticamente abbaondata nelle puntate successive che giocano sulla vanità degli impiegati, sulle differenze razziali e culturali tra i vari dipendenti e sui seminari per evitare le molestie. Il via vai di personaggi che possono palesarsi tra i corriodi del Cloud 9 e l’ottimo insieme di personaggi rende Superstore una comedy dalle potenzialità enormi e che può solo migliorare, aspirando a diventare un cult.
In conclusione sia Telenovela che Superstore sono promosse, due buone comedy che non cambieranno il genere ma che possono ritagliarsi un loro spazio nel palinsesto del telefilo appassionato di commedie. Superstore è un paio di gradini sopra, grazie a una sceneggiatura più fluida che permette a tutti i personaggi di emerge; Telenovela risulta invece ancora in cerca di una direzione ben definita, sperando che a far da riferimento sia la 1×04 e non la 1×02.