Dituttounpop > SERIE TV > Recensione The Shrink Next Door, un’incredibile storia vera che non trova la sua strada seriale

Recensione The Shrink Next Door, un’incredibile storia vera che non trova la sua strada seriale

Recensione The Shrink Next Door la miniserie Apple Tv+ che rappresenta un’occasione in parte sprecata. Da oggi venerdì 12 novembre i primi 3 episodi

Debutta oggi con il rilascio dei primi 3 episodi The Shrink Next Door, miniserie Apple Tv+ con Paul Rudd, Will Ferrell, Casey Wilson e Kathryn Hahn. La recensione di The Shrink Next Door non può che partire da ricordare come la vicenda al centro della miniserie è un’incredibile storia vera (qui trama e cast). Un rapporto malsano tra uno psichiatra e un suo paziente, durato ben 29 anni e raccontato nel primo episodio di un podcast del 2019 prodotto da Wondery e Bloomberg Media.

La serie è prodotta da Civic Center Media in associazione con MRC Television, diretta dada Michael Showalter e Jesse Peretz e basato sulla sceneggiatura di Georgia Pritchett. La storia di The Shrink Next Door appare assurda se non fosse tragicamente vera. Un uomo per 29 anni è rimasto soggiogato dal proprio psichiatra, un professionista che doveva aiutarlo ma che finisce per approfittarsi della sua debolezza.

The Shrink Next Door e un equilibrio che manca

Parlare di The Shrink Next Door in una recensione non è facile, perchè il rischio è quello di voler sminuire la vicenda raccontata e la bravura degli attori coinvolti. La presenza di un cast all star di livello è ormai la norma per Apple Tv+ un brand di lusso nell’oggettistica elettronica e nella produzione audiovisiva ma con l’aspirazione a esser popolare. Le serie di Apple Tv+ sono quasi tutte da non perdere per nomi coinvolti, temi trattati e hanno un approccio che cerca di essere il più inclusivo possibile.

In The Shrink Next Door disponibile da oggi 12 novembre, i protagonisti sono Paul Rudd e Will Ferrell nei panni rispettivamente di Isaac “Ike” Herschkopf, lo psichiatra, e Martin “Marty” Markowitz, il paziente. Due attori che hanno alle spalle un solido passato nella comicità. Le aspettative erano alte, purtroppo però sfumate rapidamente. Vedendo gli episodi di The Shrink Next Door per realizzarne una recensione, resta l’amaro in bocca per il potenziale in parte sprecato e una totale assenza di equilibrio sia negli episodi dalla durata ambigua dai 25 ai 50, sia per l’incapacità di trovare l’alchimia tra elementi comico-satirici e il dramma.

The Shrink Next Door finisce per non essere nè triste nè divertente, risultando piuttosto un pedissequo racconto di una storia vera senza trovare una sua strada.

Quando gli attori non bastano

Nel 1981 Martin è il titolare di un’azienda di tessuti, ereditata dai genitori che gli hanno affidato tutto il patrimonio familiare estromettendo la sorella. Martin è un uomo gentile, incapace di prendere una decisione, di farsi valere sugli altri ma al contempo profondamente solo e con un enorme affetto da donare agli altri. Spinto proprio dalla sorella Martin si rivolge al dottor Ike che coglie immediatamente la fragilità della persona che ha davanti sfruttandone i punti deboli. Anche quando ha dei dubbi Martin è incapace di dire di no all’unica persona che sembra volergli bene. Ma che finirà per isolarlo dagli altri, per controllargli i beni, per occupargli la casa, per tenerlo lontano dalla sorella per 27 anni.

Nell’ottima media della prova degli attori, spicca Kathryn Hahn un talento del dramedy forse troppo poco sfruttato sia qui che altrove, capace di donare a ogni frase, a ogni suo gesto sfumature che vanno dal comico al tragico in un istante. Paul Rudd si ritrova tra le mani un personaggio scritto sempre con il piede sull’acceleratore, un imbonitore talmente eccessivo da risultare incredibile che qualcuno possa cascare nella sua “trappola”. Gli scambi con Marty – Will Ferrell risultano deboli sia sul lato delle sedute che fuori dallo studio, nella vita quotidiana. Manca la naturalezza del rapporto, è tutto troppo calcato senza però essere satirico.

Come detto nella prima parte di questa recensione, manca l’equilibrio a una miniserie costruita sugli aneddoti ma che restituisce poco allo spettatore rispetto a una storia che potrebbe leggersi con una ricerca google. Mettendoci di meno e trovandola anche più avvincente. Complessivamente la serie delude per le potenzialità che avrebbe, restando però una buona miniserie. Voto 6.5

The Shrink Next Door è da vedere se…

Gli appassionati di storie “vere” non possono lasciarsi sfuggire questa serie tv, che tocca temi legati alla psicologia anche se in modo diverso rispetto a una serie come In Treatment, riprendendo un rapporto tra dottore – paziente che ricorda quasi I Soprano o anche lo spirito di film come Terapie e pallottole. Per chi si è appassionato con miniserie come The Act, Escape at Dannemora, storie vere in cui c’è una forte forma di controllo di una persona su un’altra, The Shrink Next Door è da non perdere.

Per scoprire sempre nuove serie da vedere grazie all’app di TvTips puoi divertirti a “matchare” e trovare così la tua nuova “storia d’amore seriale”: scarica l’app e inizia a giocare con Match.

Come Vedere Apple Tv+

Il servizio ha un costo mensile di 4,99 € (o 49,99 l’anno) con 7 giorni di prova gratuita. Il servizio è disponibile all’interno dell’app Apple Tv scaricabile su tutti i dispositivi Apple con l’ultima versione di iOS (iPhone, iPad, Apple Tv), su Fire Stick di Amazon (ma non permette l’acquisto in-app quindi è attivabile solo da dispositivo Apple o da browser), prossimamente su Smart Tv Samsung e su altre chiavette. Apple Tv+ è disponibile anche via browser (Chrome, Safari e Firefox), sul sito ufficiale a questo link dove trovate tutti i modi per abbonarsi.

The Shrink Next Door una storia vera diventata miniserie su Apple TvRecensione The Shrink Next Door, un'incredibile storia vera che non trova la sua strada seriale