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Rise – La vera storia di Antetokounmpo, l’importante è la famiglia – Recensione

Rise – La vera storia di Antetokounmpo recensione del film sportivo su Disney+ dal 24 giugno.

Il primo trio di fratelli a diventare campione di NBA è di origini nigeriane e proviene dalla Grecia. Se siete appassionati di basket, avrete sicuramente sentito parlare di Giannis, Thanasis e Kostas Antetokounmpo. Rise – La vera storia di Antetokounmpo racconta le loro vicende.

Il film è stato diretto da Akin Omotoso, scritto da Arash Amel e prodotto da Bernie Goldmann. Giannis Antetokounmpo e Douglas S. Jones sono gli executive producer. Ha debuttato il 24 giugno in esclusiva su Disney+.

La trama

Vera e Charles Antetokounmpo sono giovani e infelici. Vogliono scappare dalla Nigeria per andare a cercare fortuna in Grecia. Vogliono farlo soprattutto per offrire una vita migliore a Francis, primogenito che sono costretti a lasciare indietro perché troppo piccolo per affrontare il pericoloso viaggio verso l’Europa.

A Francis seguiranno altri 4 figli, tutti nati in Grecia, tutti con la passione per lo sport. Charles, dopotutto, ha avuto una carriera nel calcio. Lo sport d’elezione dei figli, però, è il basket, per cui sono molto portati. Non sarà affatto facile: la famiglia dovrà affrontare diversi livelli di difficoltà legati alla loro situazione burocratica all’interno del paese.

Un figlio famoso (o due) perché gioca molto bene a basket è un problema, se sei un immigrato irregolare. Può portare il governo a fare dei controlli. Lavorare tutti i giorni per offrire ai ragazzi una vita dignitosa non basta, le regole sono regole. Alla fine a tentare per primo l’ingresso in NBA non sarà Thanasis, il vero talento naturale, ma Giannis, che per arrivare dov’è si è dovuto allenare anche di notte. Il lieto fine è assicurato, e per una volta va bene così.

Disney vecchio stile: la recensione

Rise è una storia vera e contemporanea raccontata come un lungometraggio Disney anni Cinquanta. Questa cosa ha i suoi lati positivi e i suoi lati negativi. Cominciamo da quelli negativi.

Il film parte molto lentamente. Nei primi minuti, quelli utili a settare la scena e a inquadrare i personaggi, vengono scambiate a mala pena due parole. Tutto il potere è lasciato alle immagini. Poi il film ingrana, e i salti temporali sono un po’ troppo veloci. Si parla ancora poco, ma ci sono tantissimi momenti puramente disneyani in cui una persona dice una cosa molto bella, sofferta e ispirazionale, i personaggi si guardano negli occhi per secondi interi e poi si va avanti. Ci si aspetta che da un momento all’altro parta una canzone. Il risultato puzza un po’ di vecchio, di didascalico, di retorico, di forzatamente edificante. Una storia così contemporanea meritava uno storytelling contemporaneo, e non aveva bisogno di costruzioni di questo tipo, anzi ne risulta danneggiata, plastificata. Per chi ama l’effetto nostalgia.

Ma passiamo al bello. Un lungometraggio Disney anni Cinquanta, di solito, ha tra i punti forti la forza del suo messaggio e il racconto puro e coinvolgente di almeno un elemento della storia, che va in prima fila e oscura tutti gli altri. In Rise, questo elemento è sicuramente la famiglia. Gli Antetokounmpo non esistono da soli. Tutte le decisioni sono prese dalla famiglia intera, tutti i traguardi festeggiati insieme, le difficoltà discusse come una piccola comunità. Enorme risulta, di contrasto, l’assenza del primo figlio. Colui che è stato lasciato indietro. Ultima ma non ultima, la forza creatrice e generatrice di positività dello sport, la sua disciplina, i suoi insegnamenti, l’importanza del lavoro di squadra. Emozionante e sofferente.

Il trailer

La locandina

 

Disney+

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Il cast

  • Uche Agada è Giannis Antetokounmpo
  • Ral Agada è Athanasios “Thanasis” Antetokounmpo
  • Jaden Osimuwa è Kostantinos “Kostas” Antetokounmpo
  • Elijah Shomanke è Alexandros “Alex” Antetokounmpo
  • Anthony Abiola è Francis Antetokounmpo
  • Yetide Badaki è Veronica Antetokounmpo
  • Dayo Okeniyi è Charles Antetokounmpo
  • Manish Dayal è Kevin: agente di Giannis Antetokounmpo
  • Taylor Nichols è John Hammond: General Manager dei Milwaukee Bucks
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