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Spiderhead, recensione di un film auto-compiaciuto e saccente che manca il segno

Spiderhead, recensione cast e trama del film su Netflix dal 17 giugno 2022

Tratto da un racconto breve del New Yorker di George Saunders, Spiderhead è un film del 2022 di genere thriller diretto da Joseph Kosinski e sceneggiato da Rhett Reese e Paul Wernick. É prodotto da Grand Electric e The New Yorker Studios, ed è disponibile su Netflix dal 17 giugno 2022.

Non è la prima volta che Kosinski e Miles Teller lavorano insieme. L’attore, salito alla ribalta grazie a Whiplash (2014) è infatti uno dei protagonisti di Top Gun: Maverick, che si è dimostrato una vera e propria potenza al botteghino proprio in questi mesi. Chissà se Spiderhead otterrà un risultato simile piazzandosi nella Top Ten di Netflix.

Spiderhead, la trama

Steve Abnesti è uno scienziato con una missione. Vuole sperimentare dei farmaci che permettano alle persone di essere felici e di fare meno errori possibile. C’è quello che permette di amare, quello per l’appetito, quello per ridere. Per qualche ragione, c’è anche quello per deprimere. Questi farmaci sono segnati da un nome commerciale e da uno di lavoro, un codice alfa-numerico. Si tratta di sostanze altamente sperimentali, che Abnesti ha deciso di testare sugli esseri umani. Il suo scopo? Salvare il mondo, o forse salvare gli esseri umani da loro stessi.

Per questo ha ideato, progettato e creato un penitenziario all’avanguardia in cui dei detenuti selezionati accuratamente possono fare da cavie. In cambio, ricevono un trattamento di favore, possono muoversi liberi per la struttura, cucinare, fare delle telefonate, vestirsi come vogliono. Come è facile immaginare, i risvolti psicologici di questi farmaci, mescolati con la storia personale e l’ambizione di Abnesti e con le dinamiche interne al penitenziario, daranno risultati esplosivi e disturbanti.

Spiderhead La recensione

Questo film ha un problema di fondo, un problema che lo mina alle fondamenta: è incredibilmente pieno di sé, auto-compiaciuto e saccente. Questo film si sente più arguto e intelligente degli altri film, e non ha paura a farcelo sapere. All’aria il sottile messaggio di critica sociale (che in ultima analisi è flebile e pretestuoso), al diavolo lo storytelling, la costruzione della storia, l’approfondimento dei personaggi, la delicatezza.

Steve Abnesti è un cattivo dei cartoni, sembra uscito da una puntata di Scooby-Doo. Non fa altro che sedersi e trattare con paternalismo tutte le persone che ha attorno, in un palese e grossolano tentativo (sempre riuscito o quasi) di manipolarle. Dipendente dai suoi stessi farmaci, si nasconde dietro a uno scopo benefico idealistico e fumoso. La sua sociopatia ci è sottolineata a più riprese, quasi ossessivamente. Stessa cosa accade per il co-protagonista, Jeff, ragazzetto fondamentalmente di buon cuore che una sera ha commesso un grosso errore: si è messo alla guida ubriaco, ed è finito dentro per omicidio colposo. Jeff è trivellato dai sensi di colpa, Jeff si odia. Si capisce subito, ma Spiderhead ci tiene a urlartelo in faccia, continuamente, a lettere rosa shocking. Hai capito, spettatore? Nel dubbio, te lo ripeto.

Spiderhead vuole disturbare, vuole turbare, vuole risultare grottesco e nuovo, prorompente e di rottura. Tenta di ottenere tutto questo esagerando con lo shock value, alternando toni e velocità, momenti seri a momenti farseschi, creando volutamente un clash rumorosissimo tra i diversi piani. Il risultato è spiazzante, ma nel modo sbagliato. Risulta irritante più che irriverente. Pecca di hybris.

Raggio di sole in un mare di disperazione è, e vale la pena sottolinearlo, l’interpretazione di Chris Hemsworth, che nei panni del sociopatico affascinante e intimamente rotto per sempre ci sta proprio bene.

Il trailer

La locandina

Il cast

  • Chris Hemsworth è Steve Abnesti
  • Miles Teller è Jeff
  • Jurnee Smollett è Lizzy
  • Tess Haubrich è Heather
  • BeBe Bettencourt è Emma
  • Mark Paguio è Mark

Dove vederlo streaming e tv

Spiderhead è disponibile solo su Netflix dal 17 giugno 2022.

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