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That Dirty Black Bag al via le riprese dello “spaghetti western” con Dominc Cooper e Douglas Booth

That Dirty Black Bag una serie tv western girata in Italia, Spagna e Marocco con Dominc Cooper e Dogula Booth

Stanno per iniziare tra Italia, Spagna e Marocco le riprese di That Dirty Black Bag (Quella Sporca Sacca Nera) una serie tv “spaghetti western” con un cast internazionale, prodotta da Palomar (gruppo Mediawan INTL Group) e BRON.

A guidare il cast Douglas Booth, Dominc Cooper, Guido Caprino, Niv Sultan, Travis Fimmel, Rose Williams, Aidan Gillen, Anna Chancellor e Christian Cooke. Cruda, epica e romantica come un vero western, That Dirty Black Bag racconta il lato oscuro del Far West, cercando di catturare l’ironia del genere, portandolo però a un pubblico giovane, trovando così una chiave moderna e accattivante.

That Dirty Black Bag

Banditi, cacciatori di taglie, vendette sono i protagonisti di questa epica avventura ambientata nell’arco di 8 giorni con lo scontro tra Arthur McCoy (Cooper) uno sceriffo incorruttibile dal passato tormentato e Red Bill (Booth) famigerato cacciatore di teste che ama decapitare le sue vittime e trasportare le teste in una sacca nera perchè le teste pesano meno dei corpi.

La serie è scritta da Mauro Aragoni, con Silva Ebreul, Marcello Izzo e Fabio Paladini, lo stesso Aragoni sarà alla regia con Brian O’Malley. Al momento non c’è un network o piattaforma italiana o internazionale di riferimento ma il progetto è composto da 8 episodi e pensato su 3 stagioni già previste. Carlo Degli Esposti, Nicola Serra e Patrizia Massa producono per Paloma con Mediawan che ha i diritti per la Francia mentre Bron e Palomar stanno discutendo con acquirenti internazionali e americani. La serie è girata in inglese.

“Siamo estremamente contenti di lavorare con Palomar a questa serie che coraggiosamente, spingendosi al limite di toni quasi danteschi, si rifà ai classici della tradizione Spaghetti Western, un genere emerso a metà degli anni ’60 con Sergio Leone. Genere che riteniamo ancora piuttosto attuale, soprattutto nel mondo a volte spietato e brutale di oggi, in cui tutti cerchiamo di trovare un senso.” ha raccontato David Davoli di Bron Studios che ha anche voluto sottolineare come non è il “western che guardavano i nostri genitori”.

Il nostro obiettivo è quello di aggiornare la tradizione dello Spaghetti Western per trasformarlo in qualcosa di più lirico, moderno e inatteso: grandi avventure, complessità emotiva, personaggi femminili forti, accenni di elementi distopici. Vogliamo che il pubblico viva grandi emozioni e si diverta come ci stiamo divertendo noi nel girare questa serie”  ha detto Nicola Serra, co-CEO di Palomar.