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Amore Criminale riparte con Emma D’Aquino e la storia di Antonia giovedì 20 ottobre

Amore Criminale la storia di giovedì 20 ottobre su Rai 3, Emma D’Aquino racconta storie di femminicidio

Primo appuntamento con la nuova edizione di Amore Criminale e le storie di femminicidio raccontate da Emma D’Aquino che ha raccolto il testimone da Veronica Pivetti. Giovedì 20 ottobre 2022 su Rai 3 in prima serata la prima puntata anche in streaming su RaiPlay.

Costruite attraverso la docufiction con la voce narrante di Emma D’Aquino saranno raccontate storie che non vorremmo più sentire. Le immagini ricostruite si alterneranno testimonianze ai testimoni diretti e immagini di repertorio. Fin dal 2007, anno della prima messa in onda, il format ha uno scopo di denuncia sociale del tragico fenomeno del femminicidio. La redazione del programma accoglie le numerose richieste di aiuto che inviano le donne e le smista presso i vari Centri Antiviolenza situati in ogni regione italiana. Il programma prodotto da Palomar è realizzato con la collaborazione della Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri e con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La terribile storia di Antonia

Una storia di forte impatto apre la nuova stagione di Amore Criminale giovedì 20 ottobre 2022. Antonia è stata uccisa nel 2012 a 43 anni dal suo ex compagno, padre del suo terzo figlio. Ad accompagnare il ricordo della vicenda c’è Florencia, figlia della vittima e che ha creato un’associazione per gli orfani di femminicidio.

Antonia incontra il mostro quando aveva due figli piccoli da una relazione precedente. L’uomo le nasconde un matrimonio e dei figli. Antonia subisce umiliazioni e prevaricazioni che vanno avanti anche quando resta incinta. Scoperta la doppia vita dell’uomo, Antonia lo lascia mentre era incinta. Ma quest’uomo violento non ci sta e inizia a tormentarla.  Antonia più volte si rivolge alle Forze dell’Ordine, presenta diffide e denunce che, per la lentezza della macchina burocratica giudiziaria, non producono risultati e non fermano la rabbia dell’uomo.

La sera del 13 febbraio 2012 Antonia va a casa dell’uomo per chiedergli una firma su una delega richiesta dalla scuola del bambino e già da tempo attesa. I due litigano pesantemente. Antonia perde le forze e si accascia e muore in ospedale. Sembra un malore. Solo 11 giorni dopo su pressioni dell’anziana madre di Antonia, l’autopsia svelerà una piccola lesione al cuore inferta da un’arma dalla lama sottilissima. L’ex compagno viene rinviato a giudizio e condannato, in via definitiva, all’ergastolo per omicidio volontario.