Ha debuttato al cinema nel weekend dell’Immacolata, il film documentario Attitudini: Nessuna dedicato ad Aldo, Giovanni e Giacomo. Un racconto biografico che ha portato in sala i fan del trio con un incasso nel primo weekend di oltre 800 mila euro e il milione alla portata nel giorno dell’Immacolata. Delicato, commovente, riflessivo, lo stile scelto da Sophie Chiarello per raccontare la storia del trio che ben conosce avendo fatto l’aiuto regista in diversi loro film, è quello soffuso di chi si mette a disposizione della storia.
Perché raccontare la storia del trio, delle loro origini, degli anni della scuola, degli anni della scalata al successo? Difficile dare una risposta se non nella volontà di mostrare come i documentari non debbano soltanto trattare temi complicati, true crime o essere biografie di un morto, ma che possano raccontare una città come Milano tra gli anni ’70 e ’90 attraverso la sua scena comica, dal derby allo Zelig. L’operazione di Agidi Due in associazione con Medusa Film, Indigo Film e Driadi si rivolge ovviamente ai fan del trio, ma paradossalmente potrebbe anche più scontentarli. Perché c’è tanta malinconia, c’è uno sguardo rivolto al passato, ci sono gli spezzoni iconici ma non sono il centro del racconto.
Non è un Techetecheté di AGG quanto il desiderio di raccontare gli uomini dietro i personaggi, dietro le maschere indossate negli sketch e negli spezzoni dei film. Così fa quasi “strano” sentir parlare Aldo con un’inflessione milanese, anche se in fondo è normale essendo cresciuto in quella città in cui era “l’escluso” di oggi, in cui è diventato amico di Giovanni all’oratorio perché cugino di un amico. L’amicizia tra Giovanni e Aldo è vivida e presente anche nel documentario, Giacomo resta il terzo, quello arrivato dopo, che ha però portato la forma definitiva del trio. L’intervista a Marina Massironi, per esempio, nasconde il pizzico di nostalgia di chi si è sentita abbandonata. Lei che era “cresciuta” artisticamente con Giacomo, si è fusa col trio per poi esserne espulsa quando non era più necessaria. Un addio che forse non è stato così semplice come si poteva sembrare.

Sophie Chiarello scegli di seguire il trio in modo dinamico, con una camera sempre fissa in primo piano su qualcuno che siano uno dei tre o gli ospiti intervistati che sono stati una parte importante della vita professionale del trio. Il documentario non indugia sul loro privato attuale o degli anni della loro formazione, ma dopo esser stati bambini e adolescenti, Aldo Giovanni e Giacomo diventano semplicemente attori, come se la parte umana sparisse per tornare solo attraverso le loro storie professionali.
Il titolo Attitudini: Nessuna acquista significato quando si scopre come sia legata alla vita scolastica di Aldo, rappresentando il giudizio assegnato da una maestra in pagella, quando la scuola era giudicante. Molto bello il fatto che la canzone di Brunori Sas che accompagna il documentario abbia come testo una poesia di Aldo. Attitudini: nessuna resta però un film documentario ideale per la visione casalinga. Per quanto possa far piacere l’incasso ottenuto, la sua collocazione ideale è all’interno di una piattaforma (e arriverà su Prime Video che è tra i collaboratori) o in una prima serata televisiva invernal/natalizia. La sensazione che lascia è quella di aver reso in modo visivo degli aneddoti da podcast.
