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Ballerina, la recensione: ogni film d’azione è un film di danza

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A voi manca John Wick? Io sono molto ambivalente a riguardo. Perché franchise d’azione così committed, così seri nell’approcciare il loro essere film in fondo un po’ ridicoli non se ne trovano facilmente. Però la serie aveva raggiunto una conclusione così rotonda, così soddisfacente, così giusta, che riaprire la porta mi sembra possa portare solo possibili delusioni. Ma la porta si è riaperta e le chiavi sono state affidate a Len Wiseman, regista della serie di Underworld, che porta al cinema lo spin-off Ballerina, al cinema dal 12 giugno.

Ballerina: vendetta ad ogni costo

Dopo che i misteriosi membri di un culto di assassini hanno ucciso i suoi genitori, Eve è stata adottata dalla Ruska Roma e addestrata come letale guardia del corpo e sicario. E quando, una volta adulta, un membro della setta la trova per provare ad uccidere anche lei, Eve è pronta: non si fermerà finché non avrà stanato l’organizzazione e riscosso la sua vendetta. Ma il culto degli assassini ed il suo misterioso leader godono di una strana fama nel demi-monde criminale, una reputazione tale da isolare Eve e lasciarla sola contro tutti. Ma la ballerina ha identificato il suo nemico ed è pronta a tutto per annientarlo, costi quel che costi

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Passi di danza

Se ogni film d’azione è un film sulla danza, quelli della serie di John Wick lo sono sempre stati in maniera preferenziale. Non nel senso superficiale e meramente cosmetico di Ballerina, ma nel loro essere sostanzialmente narrazioni sul e costruite dal movimento dei corpi. Coreografie. Il regista della serie originale Chad Stahelski è nato primariamente come stuntman, famoso per essere lo stunt di Keanu Reaves in Matrix: le architetture dei suoi combattimenti sono accuratissime, incalzanti e con una precisione da bisturi. Nulla è lasciato al caso, e lo spettatore ha perfettamente chiaro cosa stia succedendo e dove si trovano i personaggi relativamente all’ambiente e agli altri.

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Wisemann è più un tipo da vibes. Lo è nelle sequenze d’azione, cosa che si traduce in coreografie meno ossessivamente studiate e un po’ più confuse ma che cercano un cool factor che quando funziona funziona, ma lo è anche in tutto il resto. La gestione dell’universo narrativo, della lore, è meno spasmodica e un po’ più tirata via rispetto ai film originali. Ballerina è un film d’azione che fa quel che deve fare e sa come muoversi, ma lascia un feeling completamente diverso rispetto a quello che uno ci si aspetta da un film di John Wick. E forse, è meglio così.

Il cast

Ana de Armas è Eve Macarro, una giovane e letale assassina cresciuta dalla Ruska Roma. Torna Anjelica Houston nel ruolo della Direttrice, algida leader della cosca criminale, in opposizione al crudele cancelliere, il villain a capo della setta degli assassini, interpretato da Gabriel Byrne. Catalina Sandino Moreno è Lena, braccio destro del cancelliere, mentre Norman Reedus è Daniel Pine, esule del culto. Torna ovviamente Keanu Reeves nel ruolo del leggendario sicario John Wick, come anche Ian McShane in quello di Winston, direttore dell’hotel Continental. Dolceamaro vedere Lance Reddick, nella sua ultima interpretazione

La recensione

Ballerina è un film d’azione che fa quel che deve fare e sa come muoversi, ma lascia un feeling completamente diverso rispetto a quello che uno ci si aspetta da un film di John Wick. E forse, è meglio così: non cerca di ricreare quello che è stato, non stanca ma non sorprende nemmeno.

Voto:

6.5/10
6.5/10
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