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Daisy Jones & The Six su Prime Video: carina, scorrevole ma anche questa volta era meglio il libro

Daisy Jones & The Six è la nuova serie o meglio miniserie disponibile su Prime Video dal 3 marzo (subito i primi 3 episodi poi settimanale). La produzione va ad arricchire il catalogo della piattaforma ed è facile intuire che finirà in Top Ten anche in Italia. Daisy Jones & The Six è l’adattamento del romanzo di Taylo Jenkins Reid e tra alti e bassi risulta una serie piacevole da vedere ma, come sempre capita, era meglio il libro! All’interno della serie che racconta ascesa e caduta di una band musicale, ci sono ben 24 canzoni originali.

Daisy Jones & The Six è prodotta da Reese Witherspoon e Lauren Neustadter per Hello Sunshine e Brad Mendelsohn per Circle of Confusion. Scott Neustadter e Michael H. Weber hanno creato la serie basata sul romanzo di Taylor Jenkins Reid, qui anche in veste di produttrice. Riley Keough e Sam Claflin sono i due protagonisti.

Daisy Jones & the Six il commento

Se avete letto il best seller di Taylor Jenkins Reid, bene o male sapete cosa aspettarvi dalla limited series Daisy Jones & The Six. Un biopic sulla nascita, l’ascesa e la caduta di una rock band degli anni Settanta, con interviste, testimonianze, immagini e video di archivio, come avvenuto già in Pistol su Disney+. 
Con il tipico ritmo da serie a metà tra il documentario e il romanzato, a volte quindi lento, altre veloce e divertente, le canzoni della band a fare da colonna sonora, un buon cast scelto per interpretare i personaggi originali. Fino a qui tutto bene, giusto? 
Nel senso: se vi piace il genere, Daisy Jones & The Six vi piacerà, non c’è alcun dubbio.

Ma c’è un ma: perché guardandola, dovete essere disposti a scendere a un compromesso gigantesco in questo caso. 
Perché tutto quello che vedrete, è frutto della fantasia di Taylor Jenkins Reid, perché Daisy Jones non è mai esistita, così come i fratelli Dunne o Karen Sirko, i membri della band fittizia al centro della storia. 
Una storia che di vero non ha nulla, e prende ispirazione e spunto qua e là nella storia della musica e del rock anni Settanta.

Il libro, più riuscito della serie fosse solo per l’effetto sorpresa, è parzialmente basato sulla carriera della band Fleetwood Mac e di altre band con un percorso simile; il personaggio di Daisy ricorda molto icone del rock come Patti Smith, il suo carattere riporta la mente a personalità come Pattie Boyd (il grande amore di George Harrison dei The Beatles e di Eric Clapton) e un po’ a Nico, la musa di Andy Warhol. Per la serie sono anche state incise delle canzoni originali che non sono niente male. Eppure, senza condizionare troppo la vostra idea su Daisy Jones & The Six con un commento troppo lungo, vogliamo solo chiederci e chiedervi: in un mondo pieno di belle storie realmente accadute e autentiche da raccontare, c’è davvero bisogno di così tanta finzione?

Recensione

Summary

Se avete letto il best seller di Taylor Jenkins Reid, bene o male sapete cosa aspettarvi dalla limited series Daisy Jones & The Six. 
Con il tipico ritmo da serie a metà tra il documentario e il romanzato, a volte quindi lento, altre veloce e divertente, le canzoni della band a fare da colonna sonora, un buon cast scelto per interpretare i personaggi originali. Il libro è più riuscito della serie fosse solo per l’effetto sorpresa.

Voto:

6.5/10
6.5/10