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Deep cover: Attori sotto copertura, la recensione: un’action comedy fatta a modino

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Non so come sentirmi a riguardo, ma temo che la commedia d’azione direct-to-streaming sia il genere cinematografico che se la passa meglio, al momento. Non necessariamente a livello di profitti (che potrebbe anche essere vero, dovrei documentarmi), ma nella percentuale di film prodotti che riescono bene nel proprio intento originale. L’ultima entry in questa lista è Deep cover di Tom Kingsley, su Prime Video da qualche giorno, galleggia in fondo alla top ten, e forse è destinato a scalare ancora un po’.

Deep cover: Improvise, adapt, overcome

La vita di Kat non è andata come avrebbe voluto. La carriera di comica su cui ha puntato tutto trasferendosi a Londra non è decollata, e adesso ha trentanove anni e fa la fame come insegnante di improvvisazione comica. Almeno finché non viene avvicinata da un misterioso poliziotto con una proposta irresistibile: lavorare sotto copertura per duecento sterline ad arresto. Con l’aiuto di due dei suoi studenti, il melodrammatico Marlon ed il timidissimo Hugh, inizia ad infiltrarsi nel sottobosco criminale di Londra. Il piano, però, funziona fin troppo bene: la loro capacità di improvvisare catapulta i tre dal mondo di teppisti da due soldi a quello del crimine serio, con in gioco milioni di sterline e vite umane

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Ritmo, ritmo, ritmo

In un recente articolo abbiamo esplorato i fondamentali di un film ben fatto: sceneggiatura e performance. Deep cover si conferma solido anche guardato attraverso questo modello, con un concept di base semplice, brillante e immediato da capire e un cast che chiaramente si sta divertendo un mondo, con un Orlando Bloom che per una volta non è un torsolo. Altri due ruoli così divertenti e gli possiamo perdonare le vacanze con Jeff Bezos.

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L’arma segreta di questo film però è il ritmo. Si dice che nella commedia i tempi siano tutto, e dopo aver visto Deep cover non so se posso dissentire: come una buona improvvisazione alza continuamente la posta in gioco, poi cambia direzione in modo inaspettato, poi ti lascia appeso.

Il cast

Bryce Dallas Howard è Kat, comica e insegnante di teatro che viene avvicinata dal Sergente Billings (Sean Bean), un misterioso poliziotto con una missione segreta per lei. Orlando Bloom è Marlon, un attore da due soldi che sogna un ruolo drammatico in stile De Niro, mentre Nick Mohammed è Hugh, un timido e impacciato impiegato della City, entrambi studenti di Kat. Paddy Considine è un criminale ormai stanco della sua vita di violenza, che lavora in coppia con la fida Shosh (Sonoya Mizuno) per il superboss Metcalfe (Ian McShane). Infine, gli sceneggiatori Ben Ashenden e Alexander Owen interpretano la coppia di poliziotti che danno la caccia all’improbabile trio.

La recensione

Si dice che nella commedia i tempi siano tutto, e dopo aver visto Deep cover non so se posso dissentire: come una buona improvvisazione alza continuamente la posta in gioco, poi cambia direzione in modo inaspettato, poi ti lascia appeso. Un film fatto a modino.

Voto:

7.5/10
7.5/10
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