Dituttounpop > TV > Dilemmi su Rai 3 con Gianrico Carofiglio, lunedì 23 maggio la quarta puntata

Dilemmi su Rai 3 con Gianrico Carofiglio, lunedì 23 maggio la quarta puntata

Dilemmi il programma con Gianrico Carofiglio nella seconda serata di Rai 3, l’argomento di lunedì 23 maggio, gli ospiti

Prosegue Dilemmi, stasera su Rai 3 lunedì 16 maggio 2022, il nuovo programma della seconda serata di Rai 3 con Gianrico Carofiglio, in onda per 6 settimane alle 23:15 subito dopo Report. Il programma nasce con l’obiettivo di affrontare ogni settimana un diverso dilemma che affligge la nostra vita. Il dilemma di questa settimana è legato all’impegno degli intellettuali sui temi sociali e dell’attualità.

In ogni puntata Lella Costa chiuderà l’appuntamento con un monologo dedicato al tema trattato. Sulle note della Cavalleria Rusticana in versione jazzata, i dilemmi sono discussi e approfonditi da due ospiti provenienti dal mondo della cultura, dell’arte e della scienza. Dilemmi è un programma di Gianrico Carofiglio, Pietro Galeotti, Ivan Carrozzi, Francesca Santolini.

Dilemmi ospiti e tema della puntata del 23 maggio

Nella quarta puntata di Dilemmi condotto da Gianrico Carofilio lunedì 23 maggio alle 23:15 su Rai 3 e in streaming su RaiPlay, il dilemma è legato al ruolo degli intellettuali. Il dubbio da sciogliere è se gli intellettuali hanno il dovere di impegnarsi per cambiare il mondo, lottando contro le ingiustizie o questa è solo una velleità presuntuosa che non cambia il mondo e produce cattiva arte, cattiva letteratura, cattivo pensiero?

A parlare di questo dilemma gli scrittori Walter Siti e Stefano Massini. Tra i filosofi e gli autori del passato George Orwell sosteneva che “l’opinione che l’arte non debba avere niente a che fare con la politica è di per sé una posizione politica”. Mentre Albert Camus riteneva che creazione letteraria e impegno civile erano le “due facce di una stessa rivolta contro i disordini del mondo” perché per l’artista “non c’è altra pace di quella che si trova nell’ardore della battaglia”.

Un dilemma che non è solo della letteratura ma riguarda in generale la creazione artistica. Si pensi ad esempio al cinese Ai Wiewei, le cui installazioni affrontano in modo esplicito i drammi della dittatura e dell’oppressione. O allo street artist Banksy, il cui lavoro si manifesta nella dimensione pubblica dello spazio urbano, con realizzazione di opere che si concentrano sulle assurdità della società occidentale. I critici però rimproverano loro l’incapacità di sottrarsi all’estetizzazione del reale e alla politicizzazione dell’impotenza. Fino a dichiarare che l’effetto dell’arte e della letteratura impegnate sarebbe addirittura il contrario di quello dichiarato e voluto.