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Disney+ non ha (ancora) superato gli abbonati di Netflix

Il gruppo Disney raggiunge quota 221.1 milioni di abbonati, ma è un dato calderone che non può essere paragonato al dato di Netflix. Proviamo a spiegarlo.

Spesso, quando dobbiamo raccontare la sempre più crescente concorrenza nel settore dell’intrattenimento in streaming, usiamo l’espressione “guerra dello streaming“. Come in ogni guerra ci sono sempre vincitori e vinti e per questo motivo spesso parte la ricerca per attribuire quel ruolo a uno dei servizi streaming. Oggi, in seguito alla comunicazione dei dati trimestrali del gruppo Disney, il vincitore designato sembra essere proprio la casa del topolino che avrebbe raggiunto quota 221,1 milioni di abbonati in tutto il mondo. Netflix invece è la perdente di turno perchè si è fermata nello stesso trimestre a quota 220,7 milioni di abbonati nel mondo. Ma sono due dati paragonabili?

Il dato di Disney spiegato

Quel dato dovrebbe essere accompagnato dalla spiegazione di cosa quel dato contiene, e spesso è molto complicato se si ignora il funzionamento del mercato dell’intrattenimento americano. 152,1 milioni di abbonati sono stati attribuiti a Disney+ al 2 luglio, in crescita di 14,4 milioni rispetto al trimestre precedente. 46,2 milioni di abbonati, invece sono di Hulu, un servizio che contiene tutto quello che viene considerato troppo adulto per Disney+, ed è presente solo negli Stati Uniti. Il dato di Hulu include inoltre 4 milioni abbonati alla versione Live Tv, che è quella versione che emula i vecchi abbonamenti della tv via cavo, ma lo fa in streaming. Infine 22,8 milioni di abbonati sono attribuiti a ESPN+ un servizio streaming che al suo interno contiene esclusivamente sport.

Un’ulteriore specifica

In totale arriviamo quindi a 221,1 milioni di abbonati che includono anche lo sport e la live tv di Hulu che sono settori in cui Netflix non opera e che rispondono a esigenze dei consumatori completamente diverse. Inoltre negli Stati Uniti Disney offre dei bundle molto scontati che includono tutti e tre i servizi, quindi ci chiediamo: gli abbonati ai bundle come vengono attribuiti ai vari servizi? Tre volte, quindi una per ogni servizio? Una sola, ma a quale servizio vengono attribuiti? Inoltre il dato singolo di Disney+ riportato dal gruppo (152,1 milioni di abbonati) è anche inflazionato dagli abbonati della piattaforma Hotstar che opera solo in India e che include anche Disney+ oltre anche a canali e sport, e vale 58,4 milioni.

Il dato degli abbonati del gruppo Disney è così eterogeneo al suo interno, comprendendo quindi anche sport e live tv, che lo rende assolutamente poco affine al dato di Netflix che non opera in altri settori. Se proprio vogliamo sforzarci si potrebbe accorpare il dato di Disney+ grezzo (USA + Internazionale ma senza l’India) con quello di Hulu senza la Live Tv: che ammonterebbe 132,9 milioni di abbonati. Ma anche questo dato sarebbe troppo riduttivo, stavolta per Disney, visto che non include il mercato indiano e c’è la questione dei bundle.

Disney+ è in crescita, questo è certo

E’ indubbio che Disney+ sia in crescita, una crescita però che si sta arrestando negli Stati Uniti e Canada dove il servizio ha guadagnato solo 700 mila abbonati nel trimestre (100 mila su Disney+ e 600 mila di Hulu). Una situazione che Netflix aveva già vissuto qualche anno prima, con la versione internazionale del servizio (molto diversa visto che include i contenuti che negli USA sono sia su Disney+ che su Hulu) che invece traina la crescita con 6 milioni di abbonati in più nel trimestre.

La questione del ricavo per abbonato

Quando Netflix annunciò il suo primo calo di abbonati nel primo trimestre 2022, i dirigenti avevano anche parlato della questione del guadagno per abbonato, che è quello su cui si dovrebbe basare la misura del successo di un servizio streaming, tra le altre cose. Poteva sembrare una mossa di marketing per spostare l’attenzione dal calo subito nei precedenti trimestri, ma le aziende vivono di ricavi e quello sicuramente è un dato indicativo e che si presta a dei paragoni più logici.

Il ricavo mensile per abbonato di Netflix era di circa 11 dollari per abbonato a livello globale nel secondo trimestre. Disney+ genera un ricavo mensile (in crescita) di 6,29$ a livello globale esclusa l’India (i 58,4 milioni di abbonati), dove il guadagno medio crolla a 1,20$ per abbonato.

Quindi no, Disney+ non ha superato Netflix nel totale degli abbonati, oltre che per questioni matematiche e di incompatibilità dei dati, semplicemente perchè è più indietro, è nato dopo. Disney+ è in una fase di sviluppo più recente, visto che è nato nel 2019, Netflix opera sul mercato dello streaming dal 2013, e il prezzo dei suoi abbonamenti e al momento decisamente più alto (e questo spiega il motivo per cui il ricavo mensile di Netflix è più elevato). Disney ha annunciato la versione con pubblicità che debutterà a fine anno solo negli Stati Uniti, accompagnata anche da un aumento di prezzo che sicuramente migliorerà il ricavo medio per abbonato.

Insomma la guerra dello streaming al momento ha vincitori e vinti solo nei titoli degli articoli che trovate online. Per la realtà bisogna aspettare, la partita è ancora aperta e si gioca nel lungo periodo.