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Dog Gone – Lo straordinario viaggio di Gonker la recensione del film su Netflix

Dog Gone - Lo straordinario viaggio di Gonker

Tratto dal libro “Smarrito cane” di Pauls Toutonghi, Dog Gone – Lo straordinario viaggio di Gonker è un film emozionante e sentimentale per famiglie. Diretto da Stephen Herek e sceneggiato da Nick Santora, è prodotto da Jeremy Kipp Walker, ed è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 13 gennaio 2023. Una storia edificante di amore, famiglia, scelte e volontà, perfetta per una serata in cui ci si vuole fare un piantino ristoratore (di commozione, non di dolore). Non siamo sicuri finirà nella top ten di Netflix, ma non tutto è perduto. Dopotutto, abbiamo di fronte a noi un film leggero e in buona fede, breve e a tratti divertente. Il prodotto perfetto per lo streaming.

Dog Gone – Lo straordinario viaggio di Gonker, la trama

Fielding è un giovane sognatore che non ama pensare alle cose concrete. Ha un’anima un po’ fricchettona, e non si cura delle conseguenze delle sue azioni, pur non essendo in alcun modo cattivo. Dopo aver subito una delusione amorosa, al college, decide di adottare dal canile un cucciolo di labrador, che chiamerà Gonker. Il cucciolo crescerà con lui, e i due diventeranno presto migliori amici. In comune, Fielding e Gonker hanno l’amore per l’aria aperta, una quantità stupefacente di energia e un approccio ribelle e libero all’esistenza. Dopo il college il nostro protagonista, non sapendo ancora cosa fare della sua vita, tornerà a casa dai suoi genitori. Adattarsi non sarà facile, per nessuno.

Quando Gonker si perderà nei boschi, sul sentiero degli Appalachi, il giovane dovrà intraprendere con il padre la disperata missione di ritrovarlo prima che sia troppo tardi. Il cane, infatti, è malato e ha bisogno per sopravvivere di una iniezione ogni 30 giorni. Il viaggio si rivelerà illuminante per tutti, soprattutto per Fielding e suo padre.

La recensione

Bisogna mettere le mani avanti. Dog Gone – Lo straordinario viaggio di Gonker, non è un film impegnato o che vuole essere impegnato, se è per questo. Non è un colossal, non è un drammone, non è un indie flick che riflette sull’esistenza. Questa pellicola ce la mette tutta per raccontare una storia vera e per mettere l’accento su tre cose: 1) il legame profondissimo tra Fielding e il suo cane 2) il legame in costruzione tra Fielding e il padre, che troverà la sua risoluzione (o comunque si avvierà alla risoluzione) proprio grazie alla ricerca disperata di Gonker. I due uomini per la prima volta comunicheranno, mettendosi l’uno nei panni dell’altro e stupendosi a vicenda 3) la bontà degli esseri umani. Quando il protagonista e la sua famiglia chiederanno aiuto alla comunità per trovare il cane, chiunque si mobiliterà, anche a livello nazionale. Vedere sullo schermo questa cieca fiducia nella capacità di aiutare le altre persone senza sé e senza ma fa bene all’anima. Basta così.

Il trailer di Dog Gone – Lo straordinario viaggio di Gonker

Il cast

Rob Lowe è John Marshall, padre rigoroso che vuole che il figlio trovi una carriera remunerativa e non ne capisce le scelte. Kimberly Williams-Paisley è Ginny, moglie di John e madre di Fielding, che nasconde il suo amore per Gonker, legandolo a un lutto subito nel suo passato, e che sarà di grande aiuto nell’organizzazione delle ricerche. Infine, Johnny Berchtold è Fielding, figlio scapestrato ma di buona volontà che farebbe tutto per il suo cane.

 

Recensione

Dog Gone – Lo straordinario viaggio di Gonker, non è un film impegnato o che vuole essere impegnato, se è per questo. Non è un colossal, non è un drammone, non è un indie flick che riflette sull’esistenza. Questa pellicola ce la mette tutta per raccontare una storia vera e per mettere l’accento su tre cose importanti. Certe volte, basta questo.

Voto:

6.5/10
6.5/10