Dopo Memory del 2023, il duo Michel Franco/Jessica Chastain torna al cinema. Dopo un debutto in concorso al festival di Berlino lo scorso inverno, dal 20 novembre Dreams è nelle sale italiane. Papabile per l’oscar o solo un brutto sogno? Scopriamolo insieme.
Dreams: il prezzo dei sogni
Un giovane uomo attraversa illegalmente il confine dal Messico alla California per raggiungere la sua amante a San Francisco. Il suo nome è Fernando, un giovane e talentuoso ballerino che dopo una sfortunata espulsione più un decennio fa non può entrare legalmente negli Stati Uniti. Il problema è che l’amante di Fernando non è una donna qualunque ma Jennifer McCarthy, discendente di una famiglia immensamente ricca e responsabile della fondazione che sovvenziona gli studi di lui. E se la relazione inizialmente appare come completamente sbilanciata a favore di lei (che è danarosa, potente e inserita contro l’essere solo, clandestino e senza reti di sicurezza di lui), le dinamiche di potere fra i due si riveleranno ben più complicate. Passo dopo passo, i due inizieranno una danza eccitante e drammatica.
Una questione di equilibrio
Se dovessi descrivere Dreams in una parola, sarebbe crudo. Non nell’accezione di “scioccante” (nonostante ci sia perlomeno una sequenza che riesce a essere allo stesso tempo piuttosto disturbante e totalmente gratuita), ma proprio come qualcosa che non è stato in cottura abbastanza a lungo. Il tema del potere è evidente e forte, ma viene esplorato in maniera disorganica, quasi come se si trattasse di una prima stesura: buone idee, ma ancora confuse.

Dreams e il diavolo nei dettagli
Anche dal punto di vista formale il film è un po’ incostante. La qualità delle immagini è eccezionale per il budget limitato, e le interpretazioni buone su tutta la linea, ma alcune dinamiche sottili non convincono del tutto a livello di copione. Il leitmotiv della danza c’è ma è sottoutilizzato, ed in generale non è chiaro se Franco stia cercando di fare un ‘cinema dei corpi’ oppure no: il tema abbraccia in pieno la sensualità, ma lo sguardo fotografico è stranamente sterile, ed il risultato confonde un po’. Influenza forse un po’ nefasta il ruolo da produttrice esecutiva a Jessica Chastain, visivamente trattata come il centro dell’universo del film, che avrebbe probabilmente beneficiato di un approccio più bilanciato.
Il cast
Jessica Chastain interpreta Jennifer McCarthy, socialite ed esponente dell’aristocrazia industriale di San Francisco. Isaac Hernández è Fernando, un ballerino classico affascinante e volubile. Rupert Friend è Jake McCarthy, l’altezzoso fratello di Jennifer, mentre Marshall Bell interpreta il loro ricco padre, l’industriale Michael McCarthy.
La recensione
Un film drammatico con una buona idea di base, ma che si perde un po’ nei dettagli sottili della dinamica fra i suoi personaggi. Vale la pena per chi cerca un dramma carico di pathos, senza soddisfare al 100%
Voto:
6/10