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Era Ora, l’invito italiano alla vita lenta che commuove – La recensione

Era ora

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Vi è mai capitato di parlare con un amico o un familiare e sentirlo stanco, frustrato dal lavoro e dalla mancanza di tempo, tutto preso da cose arbitrarie, stressato dallo scorrere del tempo? Se non vi è capitato, potrebbe voler dire che quell’amico e familiare siete voi, e che Era Ora è il film perfetto per una serata, finalmente, di relax. Preferibilmente in compagnia.

Il film, diretto da Alessandro Aronadio, dopo esser arrivato il 16 marzo 2023 solo su Netflix, sarà in onda su Rai 1 venerdì 22 agosto. Era ora è tratto dal film Long Story Short (scritto e diretto da Josh Lawson). Prodotto da BIM Produzione, Palomar e Vision Distribution, dopo il passaggio all’ultima Festa del Cinema di Roma (sezione Grand Public), è in arrivo in Italia e contemporaneamente nei 190 Paesi in cui è disponibile il servizio.

Era Ora, una storia come tante…

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Dante e Alice sono una coppia briosa, piena di vita, che si ama alla follia. Si sono conosciuti a seguito di un buffo incidente, e la loro vita sembra procedere così: disordinata ma gioiosa. Con un piccolo particolare: Dante è ossessionato dal lavoro, e riesce persino ad affettare la sua colazione di compleanno (sono 40 anni) e ad arrivare tardi alla sua festa a sorpresa, di ritorno dall’ufficio. É preoccupato da mille minuzie, e vuole dimostrare a tutti ma soprattutto a se stesso di non essere come suo padre, da cui si è sentito molto trascurato, anche economicamente parlando.

Ma il tempo ha altri piani, e non sta ad aspettare. Quando si sveglia dopo la festa, Dante si rende conto che è già passato un anno, e che questa volta di anni ne compie 41. Il giorno dopo sono 42, poi 43 e così via. A ogni compleanno qualcosa cambia, e per il peggio. Dante capirà in fretta che il suo vivere la vita senza fermarsi e senza dare un valore diverso da quello economico al suo tempo sta rovinando tutti i suoi rapporti interpersonali.

eseguita in maniera magistrale e briosa – Era Ora recensione

Svelare la metafora è facile, forse anche banale, non per questo meno significativa o noiosa. Era Ora è un film che gioca sul filo tra la commedia e il dramma, senza cadere mai nella tristezza o nella pesantezza. Leggero ma pieno di sentimento, fa pensare a se stessi, al proprio tempo, alle proprie priorità. Sposta i blocchetti lego del cervello e lo fa divertendosi ma senza mai perdere di vista il significato finale: la vita è una, il tempo passa in modi spesso incomprensibili e insensati, sta a noi prenderlo in mano come possiamo, renderlo significativo, caricarlo di quel valore che è rintracciabile solo e soltanto nelle nostre relazioni con gli altri, che siano grandi amori, amicizie o qualsiasi cosa chiamiamo famiglia. Ingegneria aerospaziale? Non proprio, ma vale la pena ribadirlo, soprattutto se a ripetercelo sono un cast di attori molto bravi e adorabili e una storia raccontata bene, spiritosa ma consapevole.

Il cast

Edoardo Leo e Barbara Ronchi sono i protagonisti assoluti di Era Ora, e interpretano rispettivamente lo stacanovista Dante e la dolce e creativa Alice. Nel cast anche Mario Sgueglia, Francesca Cavallin, Raz Degan, Massimo Wertmüller e Andrea Purgatori.

La recensione

Era Ora è un film che gioca sul filo tra la commedia e il dramma, senza cadere mai nella tristezza o nella pesantezza. Leggero ma pieno di sentimento, fa pensare a se stessi, al proprio tempo, alle proprie priorità. Sposta i blocchetti lego del cervello e lo fa divertendosi ma senza mai perdere di vista il significato finale

Voto:

8/10
8/10
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