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Era Ora, l’invito italiano alla vita lenta che commuove – La recensione

Era ora

Vi è mai capitato di parlare con un amico o un familiare e sentirlo stanco, frustrato dal lavoro e dalla mancanza di tempo, tutto preso da cose arbitrarie, stressato dallo scorrere del tempo? Se non vi è capitato, potrebbe voler dire che quell’amico e familiare siete voi, e che Era Ora è il film perfetto per una serata, finalmente, di relax. Preferibilmente in compagnia.

Il film, diretto da Alessandro Aronadio, sarà disponibile dal 16 marzo solo su Netflix, ed è tratto dal film Long Story Short (scritto e diretto da Josh Lawson). Prodotto da BIM Produzione, Palomar e Vision Distribution, dopo il passaggio all’ultima Festa del Cinema di Roma (sezione Grand Public), è in arrivo in Italia e contemporaneamente nei 190 Paesi in cui è disponibile il servizio. Finirà nella Top Ten di Netflix? Le scommesse sono aperte.

Era Ora, una storia come tante…

Dante e Alice sono una coppia briosa, piena di vita, che si ama alla follia. Si sono conosciuti a seguito di un buffo incidente, e la loro vita sembra procedere così: disordinata ma gioiosa. Con un piccolo particolare: Dante è ossessionato dal lavoro, e riesce persino ad affettare la sua colazione di compleanno (sono 40 anni) e ad arrivare tardi alla sua festa a sorpresa, di ritorno dall’ufficio. É preoccupato da mille minuzie, e vuole dimostrare a tutti ma soprattutto a se stesso di non essere come suo padre, da cui si è sentito molto trascurato, anche economicamente parlando.

Ma il tempo ha altri piani, e non sta ad aspettare. Quando si sveglia dopo la festa, Dante si rende conto che è già passato un anno, e che questa volta di anni ne compie 41. Il giorno dopo sono 42, poi 43 e così via. A ogni compleanno qualcosa cambia, e per il peggio. Dante capirà in fretta che il suo vivere la vita senza fermarsi e senza dare un valore diverso da quello economico al suo tempo sta rovinando tutti i suoi rapporti interpersonali.

eseguita in maniera magistrale e briosa – Era Ora recensione

Svelare la metafora è facile, forse anche banale, non per questo meno significativa o noiosa. Era Ora è un film che gioca sul filo tra la commedia e il dramma, senza cadere mai nella tristezza o nella pesantezza. Leggero ma pieno di sentimento, fa pensare a se stessi, al proprio tempo, alle proprie priorità. Sposta i blocchetti lego del cervello e lo fa divertendosi ma senza mai perdere di vista il significato finale: la vita è una, il tempo passa in modi spesso incomprensibili e insensati, sta a noi prenderlo in mano come possiamo, renderlo significativo, caricarlo di quel valore che è rintracciabile solo e soltanto nelle nostre relazioni con gli altri, che siano grandi amori, amicizie o qualsiasi cosa chiamiamo famiglia. Ingegneria aerospaziale? Non proprio, ma vale la pena ribadirlo, soprattutto se a ripetercelo sono un cast di attori molto bravi e adorabili e una storia raccontata bene, spiritosa ma consapevole.

Il cast

Edoardo Leo e Barbara Ronchi sono i protagonisti assoluti di Era Ora, e interpretano rispettivamente lo stacanovista Dante e la dolce e creativa Alice. Nel cast anche Mario Sgueglia, Francesca Cavallin, Raz Degan, Massimo Wertmüller e Andrea Purgatori.

La recensione

Era Ora è un film che gioca sul filo tra la commedia e il dramma, senza cadere mai nella tristezza o nella pesantezza. Leggero ma pieno di sentimento, fa pensare a se stessi, al proprio tempo, alle proprie priorità. Sposta i blocchetti lego del cervello e lo fa divertendosi ma senza mai perdere di vista il significato finale

Voto:

8/10
8/10