Negli ultimi mesi abbiamo parlato molto di slop, slopaganda e della direzione che sta prendendo il film d’intrattenimento nello streaming. French Lover, l’ultima commedia romantica diretta da Nina Rives, s’inserisce in questo filone, con qualche minima (ma forse importante) variazione. Il film è arrivato su Netflix dal 26 settembre e ovviamente ne ha scalato la top ten, ma sarà un primo segnale debole di un’inversione di tendenza?
French Lover: una superstar incontra una ragazza…
Abel Camara è l’uomo che ogni donna di Francia desidera: attore all’apice del successo, charmant, talentuoso e favolosamente ricco. Abel, però, è anche stanco: dei paparazzi, del non essere preso sul serio come attore, del costante scrutinio pubblico della sua vita privata e della falsità dello show business. Tutto cambia quando per puro caso la sua strada incrocia quella di Marion, una donna appena divorziata che ha perso il suo ristorante e sta capendo come reinventarsi. La scintilla fra i due è immediata quanto inaspettata — ma quello delle prime pagine, dei gala e dei red carpet è un mondo tanto patinato quanto affilato, finto e calcolatore: Marion e Abel dovranno affrontare tante sfide per trovare la giusta ricetta per la loro relazione.
French Lover: il cattivo…
Ormai ci tocca: dall’inizio di quest’anno Netflix ha deciso di spingere su film che permettano il second screen viewing, la visione distratta, e per un po’ dovremo sopportare film realizzati seguendo questa filosofia produttiva. Per la prima ora (circa metà) di French Lover ho provato strenuamente a guardarlo in modo ‘tradizionale’: seduto di fronte al mio schermo, dandogli tutta la mia attenzione. Mi sono annoiato a morte. Il film è appesantito da una mezz’ora superflua, personaggi che annunciano quello che stanno facendo e un nessuna sorpresa.
…e un po’ di buono
Per la seconda parte del film ho provato a mettere French Lover in secondo piano, con il laptop sul bancone della cucina mentre mi preparavo il pranzo da portare in ufficio. E, sapete cosa? Non gridiamo al miracolo, ma un po’ funziona. La noia e l’innervosimento si sono persi fra un taglio di lattuga e l’altro, ed il film ha iniziato a farmi sorridere, sogghignare e battere il cuore un po’ di più rispetto ad altri recenti titoli comparabili. Sarà la coppia Sy/Giraudeau che riesce a farci credere un po’ nella favola moderna della star che s’innamora di una persona qualunque, saranno le stoccate al mondo di apparenza e PR che suonano quasi personali, sarà quel che sarà. Poi: continuo a preferire i film “tradizionali”, da guardare con tutta la testa. Ma, come dice il saggio: se non riesci a sconfiggerli, unisciti a loro. Per ora.
Il cast
La star di Lupin Omar Sy è Abel Camara, superstar del cinema e sex symbol all’apice del successo ma in crisi personale, mentre Sara Giraudeau è Marion, ristoratrice che si ritrova persa nella vita dopo un difficile divorzio. Pascale Arbillot è Camille, agente di Abel, mentre Alban Ivanov è il suo amico d’infanzia Sami. Agnès Hurstel interpreta Estelle, sorella minore di Marion e sua avvocata nel divorzio dall’ex marito Antoine (Amaury de Crayencour), mentre Cindy Bruna è Léna, famosa attrice ed ex fiamma di Abel.
La recensione
French Lover è un film disarmantemente banale, appesantito da una mezz’ora di troppo e da una narrazione ritmata per rimanere di sottofondo. Eppure, rispetto a molti recenti titoli comparabili, riesce a strapparci qualche sorriso e qualche batticuore in più.
Voto:
6.5/10