Pubblicità
Dituttounpop > Netflix > Goodbye June: su Netflix un film che regala lacrimoni – La recensione

Goodbye June: su Netflix un film che regala lacrimoni – La recensione

Pubblicità

Mai come in questo periodo dell’anno ci ricordiamo che la famiglia è una bestia complicata, piena di contraddizioni. Lo è di sicura anche per Kate Winslet: Goodbye June infatti non è solo il suo esordio alla regia, ma è anche il primo film scritto da suo figlio Joe Anders, ispirato a delle vicende familiari vissute da entrambi. Con un budget ridotto ma un cast stellare, Goodbye June è arrivato su Netflix il 24 dicembre, riempiendo di sentimenti questi giorni delle feste.

Goodbye June: un Natale in reparto

Dopo più di tre anni, la lotta di June contro il cancro sembra avviarsi al capolinea: la malattia si è estesa e l’unica cosa che si può fare ora è aspettare la fine. Il triste evento riunisce nella stanza d’ospedale di June tutta la famiglia, dalla figlia maggiore Helen, che vive in Germania fa l’insegnante di yoga al minore Connor, che vive ancora a casa a causa dei suoi problemi d’ansia. Completano il quadro Bernie, il burbero e represso marito di June e soprattutto le due figlie di mezzo Julia e Molly: entrambe madri a loro volta, con vite molto diverse, non parlano da anni e non si possono vedere. Con lo zampino di una June sempre più debole ma mai priva di risorse, fra i corridoi dell’ospedale la famiglia si troverà a sciogliere più di un nodo e a passare un ultimo, inusuale Natale insieme.

- Pubblicità -

Fra il sincero e l’ingenuo

È difficile rimanere imparziali mentre si racconta una storia personale, e Goodbye June è chiaramente un film profondamente personale, sia a livello di realizzazione tecnica che di scrittura. A mostrare qualche segno di cedimento ogni tanto è forse quest’ultima, che inciampa ogni tanto in un momento un po’ retorico o eccessivamente strappalacrime. Tutti peccati tutto sommato perdonabili, anche perché le intenzioni sincere del film sono chiare e percepibili in tutta la sua durata.

goodbye-june-netflix-2

Goodbye June e la gioia del raccontare

Goodbye June è un film dolceamaro, ma il modo in cui è realizzato è invece profondamente gioioso. Dalla fotografia alla regia (che si rivela un’ottima prova per Winslet) alle splendide performance di un cast assolutamente stellare, è chiaro che quello che abbiamo davanti è un prodotto audiovisivo confezionato con affetto nonostante le imperfezioni, come il pacco di Natale un po’ sghembo da una zia lontana.

Il cast

La titolare June è interpretata dall’inimitabile Helen Mirren. Oltre al suo ruolo dietro la camera, Kate Winslet interpreta Julia, la seconda figlia della famiglia, oberata da un lavoro prestigioso e una valanga di responsabilità. Andrea Riseborough è invece Molly, che ha un carattere difficile e una vita ancora più complicata. A completare il quartetto dei fratelli Cheshire sono Toni Collette nel ruolo di Helen, insegnante di yoga un po’ svampita e con la passione per il giallo e Johnny Flynn in quello del minore Connor, che ancora fatica a trovare se stesso. Nel cast anche Timothy Spall nei panni del marito di June Bernie e Fisayo Akinade in quelli del dolce infermiere Angel, che si prende cura della donna nei suoi ultimi giorni di vita.

La recensione

Goodbye June è un film dolceamaro, che a volte cade un po’ in momenti eccessivamente strappalacrime ma la cui sincerità è apparente e in superficie per tutta la durata. Consigliato a chi vuole emozionarsi.

Voto:

7/10
7/10
Pubblicità