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Heart of Stone, su Netflix un film figlio del suo tempo (e non è un bene) – La recensione

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A volte, un film è oggettivamente bruttino ma ci smuove qualcosa dentro. Ci emoziona, o ci fa interessare alle sorti dei suoi personaggi, ci tiene in tensione. E tanto basta a renderlo meno brutto. Heart of Stone (titolo italiano infinitamente meno efficace Agente Stone), film d’azione e spionaggio diretto da Tom Harper da una sceneggiatura di Greg Rucka e Allison Schroeder non sembra avere questi momenti redimenti.

Prodotto da Skydance, Pilot Wave e Mockingbird Pictures è disponibile su Netflix a partire dall’11 agosto, e ha buone possibilità di ritagliarsi un posticino nella Top Ten di Netflix. Immeritato, ma gli attori protagonisti sono molto conosciuti e apprezzati.

Heart of Stone, la trama

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Rachel Stone è un’agente segreto di altissimo livello che lavora per il Charter, organizzazione sovra-governativa che si occupa di tenere d’occhio e intervenire sulle organizzazioni segrete dei singoli paesi per limitare i danni, diminuire il numero di vittime e sistemare le situazioni più spinose. Per fare questo lavoro di guardiano, si avvale di una tecnologia potentissima, un super computer inarrestabile che si chiama Heart.

I pochissimi che sanno dell’esistenza del Charter e di Heart, naturalmente, vogliono metterci sopra le mani, e Stone deve fare in modo che questo non succeda e, tra una cosa e l’altra, anche salvare il mondo e tenere intatta la sua copertura all’MI6 di Londra.

Heart of Stone, la recensione

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Siamo di fronte a un film brutto. Recitato male, scritto peggio. Con i tempi tutti sballati. La sequenza iniziale, che ci catapulta in medias red, è tragicamente lunga. Le motivazioni dei personaggi sono a malapena abbozzate, esagerate o spiegate molto male. Si fa fatica ad arrivare alla fine di Heart of Stone, e si fa fatica a parlarne senza demolirlo con crudeltà. La verità è che non c’è un momento bello o benpensato ed eseguito che faccia pensare “hey, ne è valsa la pena”.

Tutto in Heart of Stone si muove inciampando in avanti e poi indietreggiando, a zig zag, superficialmente. La sceneggiatura sembra scritta da un’intelligenza artificiale, inserendosi perfettamente nell’attuale scontro tra autori, attori e studios, l’idea non è originale. L’unica cosa che gli fa guadagnare una manciata di punti è che non è offensivo. Non è cattivo. Non è maligno. È “solo” brutto. Devo andare avanti?

Il cast

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Gal Gadot è Rachel Stone, l’agente del titolo. Finge di essere una novellina, in realtà è un asset fondamentale del Charter. Usa Heart ma è scettica. Jamie Dornan è Parker, collega dell’M16 con un passato tormentato. Alia Bhatt è Keya Dhawan, hacker che vuole usare Heart per vendicarsi di un torto subito. Sophie Okonedo è Nomad.

Heart of Stone

La recensione

Tutto in Heart of Stone si muove inciampando in avanti e poi indietreggiando, a zig zag, superficialmente. La sceneggiatura sembra scritta da un’intelligenza artificiale, inserendosi perfettamente nell’attuale scontro tra autori, attori e studios, l’idea non è originale. L’unica cosa che gli fa guadagnare una manciata di punti è che non è offensivo. Non è cattivo. Non è maligno. È solo brutto. Devo andare avanti?

Voto:

4.5/10
4.5/10
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