Dituttounpop > Cinema > House of Gucci un film che non va oltre il meme da social. Stasera su Rai Movie

House of Gucci un film che non va oltre il meme da social. Stasera su Rai Movie

House of Gucci arriva stasera su Rai Movie giovedì 21 marzo 2024. 157 minuti di durata per raccontare la storia di come l’arrivo di Patrizia Reggiani ha stravolto la nota casa di moda italiana, al cui interno oggi non c’è più alcun membro della famiglia Gucci. Ridley Scott dopo esser rimasto affascinato dalla vicenda della famiglia Getty in Tutti i soldi del mondo, racconta un’altra complessa storia familiare placcando della vernice hollywoodiana una storia realmente accaduta.

La trama di House of Gucci

House of Gucci è una storia di ambizione, avidità, scandali ma soprattutto di moda. Alla fine degli anni ’70 una giovane Patrizia Reggiani (Lady Gaga) incontra per caso a una festa Maurizio Gucci (Adam Driver) e si innamora di lui e del suo cognome, riuscendo ad ammaliare col suo fascino l’erede di un ramo della famiglia.

All’epoca gli eredi di Guccio Gucci Aldo (Al Pacino) e Rodolfo (Jeremy Irons) si erano divisi il regno. Aldo puntava agli affari da New York, Rodolfo preservava la tradizione. Maurizio, figlio di Rodolfo, appare distaccato rispetto alle dinamiche familiari. Almeno fino all’incontro con Patrizia che voleva uscire dalla sua “normalità” familiare grazie al matrimonio con Gucci. Convinse così il marito a entrare in azienda, aggirando il padre e puntando direttamente sullo zio.

Con il passare del tempo l’anima manipolatrice di Patrizia, incontra le resistenze di Maurizio, che conquistata l’azienda, anche grazie alla moglie, decide di allontanarsene. L’incontro con Tom Ford (Reeve Carney) cambia il marchio Gucci ma intanto Patrizia insieme a una sensitiva (Salma Hayek) pianifica la sua vendetta e l’omicidio di Maurizio. Il resto è storia.

House of Gucci 2 film in uno

House of Gucci sono due film in uno. Da un lato c’è il film originale, dall’altro la versione doppiata. E forse per una volta quella doppiata potrebbe correggere le scelte operate da quella originale. Il film è infatti parlato in un assurdo italo-americano, una lingua caricaturale che probabilmente noi italiani parliamo davanti agli americani quando cerchiamo di dialogare con loro in inglese.

L’assurdo è immaginare un film ambientato in Italia, una storia italiana, parlata in questo modo. Soprattutto è assurdo vedere tutto questo e al tempo stesso sentire le voci dei non protagonisti, dei camerieri, delle varie comparse in italiano. Praticamente Ridley Scott crea un modo patinato e illusorio, una sorta di “italinia” o “italopoli” in cui i personaggi parlano una lingua inesistente. 

L’unico risultato è dar vita a un film che sembra una caricatura del Saturday Night Live, privo di fluidità, in cui spesso i personaggi parlano a scatti faticando a replicare quella lingua. Anche la gestualità che vuole ricalcare quella italiana, risulta finta, artefatta. Non si capisce il senso dell’operazione. Non ci sarebbe stato nulla di mare in un film girato in inglese ma con al centro una storia italiana.

L’assurdo si completa in una Milano ricostruita a Roma con tanto di scena cruciale ambientata nel quartiere romano Coppedè (unico e facilmente identificabile) ma che in realtà sarebbe dovuta essere a Milano. Ridley almeno potevi andare in una via meno riconoscibile…Una superficialità degna della peggior Hollywood. Purtroppo tutti questi problemi “tecnici” non sono compensati a livello narrativo.

…per una soap opera di lusso

Naturalmente chi vedrà il film doppiato, in italiano come in qualsiasi altra lingua, perderà tutto questo aspetto ma si ritroverà davanti a un film eccessivamente lungo per la sala (bastava poco di più per trasformarlo in una miniserie), in cui il tempo è relativo a volte corre e a volte rallenta, in cui i personaggi, soprattutto Maurizio, si evolvono improvvisamente, al punto che potrebbe nascere l’impressione di essersi addormentati durante la visione.

Anche senza la problematica linguistica resta il dubbio dell’operazione. Qual era l’obiettivo? Al netto del fascino di un racconto di potere, avidità e lusso, di una famiglia creativa divisa dagli interessi di una donna, da dove nasce la necessità di nobilitare i film per la tv di Hallmark Channel con un cast di questo tipo? House of Gucci è una soap opera fatta film, tra inganni, colpi di scena inseguiti, storie d’amore e tradimenti. In cui Ridley Scott appare voler prendere in giro gli italiani, il loro modo di essere, i loro eccessi, la loro parlata (scusate se ci torno). Il film risulta più offensivo dei tanti stereotipi sull’italiano raccontati in altre pellicole o in altre serie. Il personaggio di Paolo interpretato da un Jared Leto iper-mascherato, è una macchietta fin troppo assurda per essere reale.

Il voto non può che esser 5 perchè oltre due ore e mezza della nostra vita non si possono buttare così, per un film pensato per i meme social. 

Il cast

  • Lady Gaga è Patrizia Reggiani
  • Adam Driver è Maurizio Gucci
  • Jared Leto è Paolo Gucci
  • Jeremy Irons è Rodolfo Gucci
  • Jack Huston è Domenico De Sole
  • Al Pacino è Aldo Gucci
  • Camille Cottin è Paola Franchi
  • Salma Hayek è Pina Auriemma

House of Gucci dove in streaming?

Prodotto da Metro Golden Myer e distribuito in Italia da Eagle Pictures, House of Gucci è in live streaming su RaiPlay ed è a noleggio e o acquisto su Amazon Video, Apple TV, Microsoft Store, Rakuten TV .

Summary

Il film è parlato in un assurdo italo-americano, una lingua caricaturale che probabilmente noi italiani parliamo davanti agli americani quando cerchiamo di dialogare con loro in inglese.

L’assurdo è immaginare un film ambientato in Italia, una storia italiana, parlata in questo modo. Soprattutto è assurdo vedere tutto questo e al tempo stesso sentire le voci dei non protagonisti, dei camerieri, delle varie comparse in italiano. Praticamente Ridley Scott crea un modo patinato e illusorio, una sorta di “italinia” o “italopoli” in cui i personaggi parlano una lingua inesistente. 

Voto:

5/10
5/10
House of Gucci un film di Ridley Scott con Lady Gaga, Adam Driver, Al Pacino, Jeremy IronsHouse of Gucci un film che non va oltre il meme da social. Stasera su Rai Movie