Kilimangiaro Speciale Il Borgo dei Borghi su Rai 3 domenica 17 aprile 2022 la sfida tra i paesi d’Italia
Aggiornamento 17 aprile: Il Borgo dei Borghi 2022 è Soave in provincia di Verona.
Camila Raznovich domenica 17 aprile 2022 conduce Il Borgo dei Borghi su Rai 3 puntata speciale di Kilimangiaro dedicata al racconto dell’Italia attraverso i suoi tanti borghi: 20 regioni, 20 borghi. Una gara che si è giocata on line con una votazione chiusa il 3 aprile, per decidere il Borgo dell’anno.
La giuria di esperti è formata da Rosanna Marziale, chef stellata e divulgatrice enogastronomica in tv e sul web, Piergiorgio Odifreddi, matematico, logico, saggista e accademico italiano e Jacopo Veneziani, storico dell’arte specializzato alla Sorbona di Parigi ospite fisso del programma Le parole su Rai3.
I Borghi in gara
Fino al 3 aprile sul web si poteva votare per eleggere il borgo dei borghi d’Italia del 2022 e scegliere il migliore dell’anno. Ecco quelli che erano i borghi in gara:
- Navelli – L’Aquila: si trova su un colle vicino il Gran Sasso, la Piana di Navelli è attraversata dal Tratturo Magno L’Aquila – Foggia
- Oriolo – Cosenza: il borgo antico sorge su uno sperone di arenaria cementata e massiccia; feudo dei Sanseverino da Salerno, poi marchesato dei Pignone del Carretto
- Pietragalla – Potenza: a 20 km da Potenza, caratterizzato da pietra arenaria di colore giallo paglierino, chiamato lu tufe dagli abitanti.
- Compiano – Parma: una zona strategia tra Liguria e Toscana, sulla sinistra del fiume Taro; nei suoi boschi il fungo porcino IGP
- Clauiano – Udine: un paesaggio rurale contadino da togliere il fiato, ha mantenuto nel tempo l’originaria pianta medievale con le case costruite con pietre e sassi di fiume spezzato abbellite da eleganti portoni contornati da pietre bianche con ampi portici.
- Ventotene (e Santo Stefano) – Latina: ultimo residuo di un vulcano esploso tra 0,81 e 0,2 milioni di anni fa, Ventotene è stata disabitata per molto tempo, i romani vi preferirono Ponza, nel 2 a.C Cesare Augusto vi esilia la figlia Giulia.
- Millesimo – Savona: cerniera tra la costa e l’entroterra, ha un centro caratteristico a forma triangolare.
- Tremezzo – Como: frazione del comune di Tremezzina a metà strada tra la Pianura Padana e il valico del Canton Grigioni; definito anche “il borgo dei giardini”.
- Pergola – Pesaro Urbino: la presenza di tante chiese gli ha dato il nome di “Pergoletta Santa” o “Città dalle cento chiese.
- Riccia – Campobasso: il centro più importante della valle del Fortore, posto sul versante di una collina, in un paesaggio segnato da campi di grano, oliveti e dal verde del bosco di faggi, frassini e cerri, in località Mazzocca
Gli altri borghi in gara
- Varallo – Vercelli: viene definito “il cuore della Valsesia”, la sua capitale, per la presenza di monumenti dall’importante valore religioso, culturale e artistico.
- Vico del Gargano – Foggia: zona con uliveti secolari, geologia carsica, grotte marine
- Cabras – Oristano: fulcro della penisola del Sinis, conserva testimonianze del Neolitico, come il villaggio di Cuccuru is Arrius
- Sutera – Caltanissetta: chiamato “il balcone della Sicilia” per la sua estesissima vista, offre un panorama meraviglioso che va dall’Etna fino al golfo di Agrigento.
- Castelfranco Piandiscò – Arezzo: territorio pieno di storia e affreschi ma particolarmente affascinante per le sue Balze dell’Acqua Zolfina; nato nel 2014 dalla fusione di Castelfranco di Sopra e Pian di Scò.
- Levico Terme – Trento: nel punto più alto della Valsugana a 520 metri dal livello del mare, formato da 6 rioni, ha importanti fortificazioni austro-ungariche costruite a difesa del confine meridionale dell’Impero e il Parco degli Asburgo.
- Trevi – Perugia: considerato la Capitale dell’olio con i suoi frantoi sparsi nel territorio; tra i monumenti imperdibili, il “Santuario della Madonna delle Lagrime” al cui interno, in una delle cappelle affrescate si trova il dipinto l’”Adorazione dei Magi” del Perugino (1522), e la “Deposizione” di Giovanni di Pietro detto lo Spagna (1520).
- Verres – Aosta: “guardiano” della Valle di Challant, si estende nella bassa valle centrale della Dora Baltea, mentre l’abitato si trova all’imbocco della Val d’Ayas
- Soave – Verona: terra di colline, pendii, verdi distese di vigneti e una cinta muraria grazie al Castello Medievale Scaligero che troneggia austero nel cuore del borgo e che si narra ospitò anche Dante Alighieri.