Dituttounpop > TV > Il mammone, una commedia all’italiana (e non è un complimento) – La recensione

Il mammone, una commedia all’italiana (e non è un complimento) – La recensione

Il mammone

Il mammone, o il problema della commedia italiana, in esclusiva su Sky Cinema

Ah, il bel sano divertimento all’italiana! Con le sue semplificazioni quasi offensive e la sua recitazione macchiettista! Con Diego Abatantuono, Angela Finocchiaro, Andrea Pisani e Michela Giraud arriva su Sky ed è disponibile su Now in streaming Il mammone, commedia sulla famiglia basata sul film francese del 2001 Tanguy, diretto da Etienne Chatiliez e scritto da Laurent Chouchan e Etienne Chatiliez.

La regia è di Giovanni Bognetti, la produzione di Warner Bros. Entertainment Italia, Picomedia e Colorado Film. É in esclusiva stasera, lunedì 7 novembre, alle 21.15 su Sky Cinema e in streaming su Now e disponibile on demand. Non vorremmo essere così duri, ma la commedia italiana ha bisogno di una bella strigliata, e su questo non ci piove.

Il mammone, o la storia di una famiglia come tante (speriamo di no)

I coniugi Bonelli hanno un figlio. E fin qui niente di nuovo. Questo figlio, che si chiama Aldo, fa il professore di letteratura giapponese all’università, ha 35 anni e non ha nessunissima intenzione di andare a vivere fuori di casa. I suoi lo vorrebbero fuori, tanto da organizzare una festa quando scoprono che il loro bambino dovrebbe andare a studiare in Giappone per due anni. Tutto, però, sembra mettersi contro questa cosa. Aldo rimane, loro lottano per cacciarlo. Neanche affittargli un bilocalino sembra funzionare. Sono disperati. Questi genitori odiano il loro bambinone trentacinquenne, che a loro discolpa è viziato, si lamenta sempre, li giudica e pretende da loro le attenzioni che meriterebbe un bambino che di anni ne ha 7. Neanche i parenti caciaroni del sud riescono a farlo scappare dalla casa materna.

Tutto cambia quando il padre ha un colpo di genio. Una sua impiegata al cantiere, Amalia, si è trasferita a Milano da Roma per lavorare, è giovane e un po’ sola nella grande città. Decide di invitarla a cena. Piano piano Amalia inizierà a inserirsi nelle dinamiche della famiglia Bonelli, cambiandole per sempre. Non si sa se per il meglio.

Lo sappiamo, lo abbiamo già visto, adesso basta

Il film da cui prende ispirazione Il mammone è del 2001. Sono passati 21 anni. Le cose sono cambiate. Il tema dei cosiddetti mammoni, figli che rimangono a casa fino a tardi, si è ampliato, allargato, sfumato. Sia nella realtà che per l’opinione pubblica. E per fortuna. Questo film ha mancato tutta questa parte, e per questa parte intendo gli ultimi 20 anni. Bazzecole, che sarà mai? E invece. La sensazione è che chi ha adattato questo film non abbia fatto nessuno sforzo per renderlo più attuale.

Il risultato è un trentacinquenne professore ordinario di università (che già…) che odia essere indipendente. Una famiglia meridionale di buzziconi puzzolenti in canottiera. Una distanza incolmabile con la realtà contemporanea, fatta di ragazzi molto giovani costretti dal mercato del lavoro a trasferirsi e ad accettare lavori non ottimali, lottando tutti i giorni per pagare l’affitto. Non dico che tutti i film debbano essere perfettamente verosimili o estremamente sul pezzo, dico che questo distacco ventennale comincia a pesare sulla commedia italiana fatta da cinquantenni per cinquantenni.

Offensiva, insultante, superficiale, del tutto disinteressata a restituire uno sguardo onesto sulla contemporaneità. E non fa neanche ridere. L’unica cosa positiva è l’inserimento di Amalia, una Michela Giraud non convincentissima ma perlomeno fresca e gradevole. La sua situazione è uno specchio di quella di Aldo. Lei vorrebbe più autonomia, i suoi genitori vogliono tenersela vicina. Ma è davvero così? E siamo di nuovo qua. Quello che viene da sperare è che non tutte le famiglie siano così, pur con le loro segrete imperfezioni.

Il trailer

Il cast

I coniugi Bonelli de Il Mammone sono interpretati da Angela Finocchiaro, mamma premurosa divisa tra la voglia di stare da sola e l’amore che prova per il suo bambinone troppo cresciuto, e Diego Abatantuono, padre cinico e ironico che non vede l’ora di liberarsi del figlio. Il figlio Aldo, petulante e saccente, è Andrea Pisani, del duo di comici PanPers. La dolce e semplice Amalia, infine, è interpretata da Michela Giraud.

Il mammone prende spunto da un film di 21 anni fa. La sensazione è che chi ha adattato questo film non abbia fatto nessuno sforzo per renderlo più attuale.Il mammone, una commedia all'italiana (e non è un complimento) - La recensione