La Fabbrica del Mondo su Rai 3 sabato 23 luglio 2022 con Marco Paolini
Sabato 23 luglio 2022 su Rai 3 andrĂ in onda in replica la seconda puntata de La Fabbrica del Mondo la trasmissione in 3 puntate, ideata e condotta da Marco Paolini con lo scienziato Telmo Pievani. Unendo narrazione teatrale e divulgazione scientifica, racconto cinematografico e dialoghi autorevoli, l’obiettivo è raccontare il presente del nostro pianeta.
Tra scienza, economia, letteratura, una riflessione sul disastro verso cui sta andando il nostro pianeta, a partire dai temi dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite. Pipistrelli e virus è il tema della prima puntata in replica stasera su Rai 3.
I temi della seconda puntata
La seconda puntata de La Fabbrica del mondo stasera su Rai 3 sabato 23 luglio 2022 parlerĂ dei i danni che abbiamo causato al pianeta. Uno studio ha messo a confronto il peso dei manufatti (artificiali di ogni genere, dall’asfalto alle piramidi, ai microchip…) con quello della biomassa, scoprendo che nell’ultimo secolo il peso delle cose è aumentato esponenzialmente fino a raggiungere, nel 2020, il peso della biomassa. Praticamente oggi la natura pesa meno dei manufatti dell’uomo.
Gli ospiti di La Fabbrica del Mondo
A Trieste con sullo sfondo il mare, Paolini e Pievani incontrano Alex Bellini che ha navigato i fiumi piĂą inquinati del mondo per ripercorrere idealmente il viaggio di una bottiglia di plastica fino al Great Pacific garbage patch, l’isola di rifiuti plastica che si è formata nell’Oceano Pacifico. All’orto Botanico di Padova, Marco Paolini, trascinato dai suoi ricordi d’infanzia, incontra Barbara Mazzolai che ha realizzato robot bio-ispirati alle piante.
Le biologhe marine Mariella Rasotto e Laura Airoldi spiegano come qualsiasi inquinante scaricato nel ciclo dell’acqua giunga inevitabilmente agli oceani. Lo spazio dedicato all’acqua si chiude con il tema dei Pfas e con i corvi “meccatronici” di Marta Cuscunà che danno vita a una visione distopica di un mondo dove i cambiamenti climatici sono già avvenuti.  Andri Snær Magnason, scrittore e attivista islandese, affronta il tema della difficoltà di prendere coscienza della crisi climatica e introduce il racconto finale di Marco Paolini che, citando l’esempio della Sagrada Familia di Gaudì, indaga sulla capacità di immaginare e progettare il futuro.