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Le Fate Ignoranti la serie su Disney+, Ferzan Ozpetek e l’evoluzione del suo lavoro 20 anni dopo

Le Fate Ignoranti la serie su Disney+ dal 13 aprile: le dichiarazioni della conferenza stampa di Ferzan Ozpetek e del cast

Le Fate Ignoranti – La Serie debutta mercoledì 13 aprile su Disney+ in streaming con tutti gli 8 episodi subito disponibili (prossimamente in oltre 50 paesi nel mondo). Prima produzione italiana della piattaforma streaming, inserita nel brand “Star”, la serie è una rilettura del film omonimo da parte dello stesso regista Ferzan Ozpetek.

Il regista e il cast da Cristiana Capotondi a Eduardo Scarpetta (non Luca Argentero) hanno presentato alla stampa la serie, raccontandone lo sviluppo, la lavorazione e gli aspetti più interessanti dell’operazione. Prima della recensione de Le Fate Ignoranti, possiamo così capire attraverso le loro parole, alcune curiosità sulla serie. Sulla nostra scheda dedicata trovate tutti i dettagli sui personaggi della serie tv.

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Le Fate Ignoranti le dichiarazioni

Ozpetek: La colpa del ritorno de Le Fate Ignoranti è di Tilde Corsi (produttrice) che per 4 anni mi ha inseguito per fare la serie, e di Alessandro Saba che prima con Fox poi con Disney mi ha “corteggiato”. Le Fate Ignoranti ha aperto un mondo con il film. Nella lavorazione della serie tv si è evoluta nel corso del tempo, abbiamo fatto molte modifiche in corso d’opera.
Inizialmente Massimo doveva morire fuori Roma, poi ho voluto portarlo al Colosseo ma mi hanno detto che lì non poteva morire nessuno. Così ho chiamato il comune e ho detto ‘poi si alza’, bisogna giocare su queste cose. Poi all’inizio Michele doveva essere un gommista ma poi ho visto il lavoro delle scenografie al teatro dell’Opera e ho cambiato lavoro. All’inizio non avevo scelto Scarpetta, tutti del mio staff pensavano avrei scelto un altro, ma alla fine mi sono innamorato.
Gianni Romoli e gli sceneggiatori sono stati abili nel trasferire la storia del film nella serie. Io seguo la sceneggiatura ma poi faccio dei cambiamenti, alcune cose le improvvisavo. Dalla Disney ho sentito la fiducia, anche se all’inizio non ero così aperto agli input che arrivavano. Spesso mi segnalavano che la serie uscendo in diversi paesi del mondo, dovevo aggiustare delle cose. Mi sono trovato benissimo con la Disney, ho sentito il loro supporto.

Romoli: il film è di 20 anni fa, nel frattempo è diventato un classico. La serializzazione ci ha permesso di mantenere il nucleo centrale della storia ma di sviluppare di più le storie degli altri personaggi che nel film erano solo un “coro”. Le Fate 20 anni fa abbracciava una voglia di scoprire la diversità, il film era tutto visto dalla parte della donna borghese, Antonia e attraverso lei, con cui ci si poteva riconoscere, e veniva introdotto in questa realtà. Oggi sono diversi punti di vista. Il gruppo diventa un senso di protezione da tutto quello che arriva dall’esterno in cui c’è una maggiore oppressione.

Ozpetek: quando ho fatto il film, l’ho fatto con la gioia, c’era un’apertura verso il mondo, poi con le Torri Gemelle c’è stata una chiusura verso molte cose. C’è poi da dire che le nuove generazioni hanno una mentalità molto aperta, mentre gli adulti sono diventati molto conservatori.

Capotondi: fin dalla fase di scrittura la mia Antonia è diversa rispetto a quella del film. Sono passati vent’anni e la sofferenza di questa Antonia non è legata alla scoperta dell’amante del marito, quanto la scoperta dell’amore, della felicità cercata dal marito. La mia Antonia durante le riprese è diventata più maliziosa e malandrina, in accordo con regista e sceneggiatori. Ho scritto a Margherita Buy.

Ozpetek: penso che non è l’attore che deve entrare nel personaggio ma il personaggio che deve diventare attore.

Scarpetta: in una serie hai magari un episodio per raccontare degli aspetti che nel film sono ridotti in una scena. Molto è cambiato sul set.

Ambra Angiolini: dopo tanti anni di militanza, dell’associazione Mario Mieli, finalmente la pratica. Abbiamo portato avanti l’amore, abbiamo tentato di fare quello che dovrebbe essere il punto centrale, guardarci come persone innamorate. Ci sono anche scene esplicite in cui il più imbarazzato era Ferzan.

Ozpetek racconta di aver ricevuto la telefonata di Favino (marito di Anna Ferzetti che interpreta la compagna di Ambra Angiolini) “ma cosa hai fatto a mia moglie”.

Ferzetti: facendo personaggi nuovi era una scoperta, si parla di una coppia e i sentimenti sono sempre quelli a prescindere dal genere.

Signoris: è una donna borghese, reazionaria, bacchettona, che però dentro di sé ha tanti aspetti diversi. Lavorare con Ferzan è un gioco, ogni tanto è suocera ma è una felicità.

Ylmaz: risedersi alla tavolata è stato commovente. All’inizio ero scettica sul ritoccare un film così amato.

Ozpetek: con Mina ho un rapporto bellissimo, giusto ieri sera parlavamo del videoclip della canzone che fa parte della colonna sonora della serie. Una canzone che mi ha fatto sentire mentre cercavo proprio un brano, me l’ha regalata e in cambio ha voluto il videoclip.

La trama

La trama de Le Fate Ignoranti la serie di Ferzan Ozpetek ricalca quella del film seppur attualizzandola. Alla morte improvvisa di Massimo, Antonia scopre la sua relazione omosessuale con Michele. Devastata dalla notizia, si ritroverà a stringere un’amicizia inaspettata e commovente con Michele e la sua cerchia di amici eccentrici. A più di vent’anni dal film, Le Fate Ignoranti, però, come ha spiegato lo stesso Ozpetek, non sarà tanto la relazione con un uomo a sconvolgere Antonia quanto i tradimenti intellettuali, emotivi del marito.