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Le ultime parole del boss stasera in tv su Rai 2 venerdì 30 settembre, il documentario su un eroe “dimenticato”

Le Ultime Parole del Boss tutto quello che c’è da sapere sul documentario stasera in tv su Rai 2 venerdì 30 settembre

Stasera in tv su Rai 2 venerdì 30 settembre andrà in onda Le Ultime Parole del Boss, documentario co-prodotto da Rai Documentari e B&B Film, che racconta la storia di Giuseppe Salvia, vicedirettore del carcere di Poggioreale, ucciso 40 anni fa dalla camorra. Tratto dal libro “La Vendetta del Boss” di Antonio Mattone, il docufilm è diretto da Raffaele Brunetti che lo ha scritto insieme ad Antonio Mattone ed Enrico Nocera.

Attraverso sensazionali materiali di repertorio e interviste inedite, il documentario ripercorre con il ritmo incalzante del noir la vicenda del vicedirettore del più noto penitenziario di Napoli, Poggioreale. L’uomo che il 14 aprile 1981 venne crivellato di colpi di pistola sulla tangenziale di Napoli, per ordine del boss della camorra, Raffaele Cutolo. Il documentario sarà poi disponibile su RaiPlay.

La rottura di un privilegio

La “colpa” di Salvia era compiere il suo lavoro nel rispetto delle regole. In questo modo il vicedirettore è finito nella lista nera di Raffaele Cutolo detto o’professore, che non riusciva più ad avere i privilegi cui era abituato all’interno del carcere. L’ultima parola del boss stasera in tv su Rai 2, ricorda come allora in carcere fosse Cutolo a governare.

E fu per questo che il 6 novembre 1980, dopo aver avuto l’ardire di insistere per una perquisizione di routine davanti a detenuti e agenti, Salvia venne schiaffeggiato dal boss della camorra che ebbe modo così di accrescere ulteriormente il proprio potere all’interno del carcere. Il trasferimento per motivi di sicurezza chiesto dal vicedirettore non fu concesso. Solo cinque mesi dopo, mentre era alla guida senza nessuna scorta, Salvia venne ucciso. Aveva 38 anni.

La storia di Giuseppe Salvia e il dolore della sua famiglia sono stati ben presto dimenticati dall’opinione pubblica, dalla cronaca e soprattutto dallo Stato. E’ lo scrittore Antonio Mattone che, dopo un incontro con il figlio di Salvia, decide di riportare alla luce questa vicenda e cercare la verità. Studia documenti nei sotterranei del carcere, incontra la famiglia e chi ha lavorato a fianco di Giuseppe Salvia, colleghi, guardie carcerarie, cappellani, l’avvocato del boss. Soprattutto, parla con il mandante dell’omicidio, Raffaele Cutolo.

Cutolo è oggi l’unico detenuto in Italia in perenne isolamento. Ma ancora oggi non ha perso la sua aria spavalda, e concede a Mattone l’intervista ma senza poter registrare o prendere appunti. E durante quell’incontro Cutoo ripercorrerà i “bei tempi” del carcere di Poggioreale, di cui diventò il boss e da cui governò il più potente clan criminale. Ma anche gli incontri con lo Stato, con le Brigate Rosse. Il peso per le numerose morti causate e una vita intera dietro le sbarre. E alla fine, per la prima volta, la più grande ammissione: “Sì, l’omicidio Salvia l’ho fatto io”.