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Memory, recensione del thriller con Liam Neeson che non dice niente di nuovo

Memory

Memory cast e trailer del film d’azione dal 15 settembre al cinema

Memory è un film thriller d’azione del 2022 diretto da Martin Campbell, regista di Casino Royale, ventunesimo capitolo della saga di 007 risalente al 2006. Tratto dal libro di Jef Geeraerts e basato sul film The Memory of a Killer di Carl Joos ed Erik Van Looy (2003), è stato scritto da Dario Scardapane.

É prodotto da Welle Enterntainment in associazione con Saville Productions, e arriverà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 15 settembre dopo una serie di rinvii con una prima uscita fissata addirittura per lo scorso giugno. Siete degli appassionati di thriller? Amate la figura del killer dal cuore d’oro? Allora, questo è proprio il film che fa per voi, come proviamo a spiegarvi nella recensione di Memory.

Memory, la trama

Alex Lewis è un sicario professionista. Camaleontico e silenzioso, è un professionista della morte, ma non vuole esserlo per sempre. Anche perché è malato e stanco. Quando prova a rifiutare un incarico, però, viene minacciato: deve assolutamente portare a termine altri due colpi. Il committente è troppo potente e non va assolutamente fatto arrabbiare.

Alex si accinge a fare il suo lavoro, ma tutto cambia quando scopre che la seconda vittima è una giovane ragazza, una tredicenne rimasta orfana e coinvolta in un brutto giro di sfruttamento minorile. Il suo scopo diventerà dunque immediatamente punire il committente e chiunque volesse coprire il brutto affare e proteggere le persone coinvolte. Nel farlo, inizierà inaspettatamente a collaborare con l’FBI, battendo gli agenti ogni volta sul tempo. Ma variabili esterne rallentano il suo cammino e mettono in pericolo la riuscita della missione.

Un copione già visto – La recensione di Memory

Attenzione questa recensione contiene spoiler

Il titolo alternativo di questo film potrebbe essere: “Liam Neeson cha fa Liam Neeson per un’ora e cinquantaquattro minuti“. Killer dal cuore d’oro, decide di infischiarsene della legge e di punire personalmente i fautori di crimini irripetibili e tutti coloro che cercano di coprirli. Si scontra con una giustizia imperfetta, umana, corruttibile, che nulla può contro i ricchi e potenti e forse neanche ci prova. Arriva prima dell’FBI, le cui indagini sono state a loro volta osteggiate dai vertici, perché rischiavano di andare a toccare un pezzo troppo grosso, la regina dell’immobiliare Davana Sealman, ma non basta neanche quello. Si sacrifica, ma nulla può contro un sistema non più salvabile.

La visione del mondo che questo film offre è estremamente oscura e senza speranza. Forse troppo. Forse a vuoto. L’unica soluzione, in questo universo, è farsi giustizia da soli o morire provandoci. La tensione è poca, i colpi di scena tutti abbastanza telefonati. La sensazione è che qualcuno abbia pensato che “formula che vince non si cambia”. Sarebbe ora, invece, di cambiarla. Di tentare di rinnovare il genere. Di offrire qualcosa di più a tutti gli attori coinvolti e agli spettatori impazienti. Di liberarli dalle catene della macchietta.

Anche infarcire i due protagonisti assoluti, il killer Liam Neeson e l’agente dell’FBI troppo giusto e incorruttibile per il suo lavoro Guy Pearce, di storie personali molto tristi (menzionate una volta e poi mai più) non fa quello che deve, anzi sortisce l’effetto opposto. Appesantisce senza rimedio.

Il trailer

La locandina

Il cast

  • Liam Neeson è Alex Lewis
  • Guy Pearce è Vincent Serra
  • Monica Bellucci è Davana Sealman
  • Harold Torres è Hugo Marquez
  • Taj Atwal è Linda Amistead
  • Ray Fearon è Gerald Nussbaum
  • Ray Stevenson è Detective Danny Mora
  • Stella Stocker è Maya
  • Natalie Anderson è Maryanne Borden
  • Atanas Srebrev è Dr. Joseph Myers
Il titolo alternativo di questo film potrebbe essere: "Liam Neeson cha fa Liam Neeson per un'ora e cinquantaquattro minuti". La visione del mondo che questo film offre è estremamente oscura e senza speranza. Forse troppo. Forse a vuoto. L'unica soluzione, in questo universo, è farsi giustizia da soli o morire provandoci.Memory, recensione del thriller con Liam Neeson che non dice niente di nuovo