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Mi fanno male i capelli, un omaggio surreale e commovente – La recensione

Un omaggio alla figura iconica di Monica Vitti e al cinema italiano di quegli anni, un esercizio di stile, un film quasi d’arte, un gioco di travestimenti, una storia triste e commovente. Questo è Mi fanno male i capelli, il nuovo film diretto e sceneggiato da Roberta Torre in Concorso alla Festa del Cinema di Roma e nei cinema con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection a partire dal 20 ottobre. Il film è una produzione Stemal Entertainment con Rai Cinema, e le musiche originali sono state realizzate da Shigeru Umebayashi, celebre per aver scritto le musiche dei film di Wong Kar-wai, tra cui il celebre In The Mood For Love. che del lavoro su Mi fanno male i capelli ha dichiarato: “Lavorare a questo film è stato esaltante, perché è stato come lavorare con Roberta Torre e Michelangelo Antonioni insieme”.

Mi fanno male i capelli, la trama

Monica si dimentica le cose. Le sue però non sono dimenticanze normali, quanto una vera e propria malattia neurologica che Edoardo, il marito, cerca di affrontare come può, facendole rivedere vecchi filmati delle loro vacanze. A questo problema, sempre più grave e pressante, se ne aggiunge un altro. Edoardo ha problemi di soldi con personaggi poco raccomandabili, e fa di tutto per tenerlo nascosto alla moglie malata, che però qualcosa inizia a capire.

Un giorno Monica scopre tra i filmini dei viaggi un film con Monica Vitti e Marcello Mastroianni. La sua mente effettua una sorta di traslazione, e la donna pensa di essere l’attrice. Da questo momento in poi inizierà a memorizzare le scene e a costringere Edoardo a partecipare alle sue recite, si vestirà, acconcerà e truccherà come l’attrice e a un certo punto penserà di parlare addirittura con Alberto Sordi.

Mi fanno male i capelli, la recensione

Nelle parole di Roberta Torre: “Questo film racconta la vita di Monica, che ha cominciato a dimenticare e cerca disperatamente qualcosa a cui aggrapparsi quando sente di perdere parti dei suoi ricordi. Lo trova nei personaggi dei film di Monica Vitti, la donna che ha potuto essere tutte le donne possibili raccontandole con le loro debolezze e fragilità, nella loro parte comica e in quella tragica” ed è tutto qui.

In un gioco di specchi molto di intrattenimento, la regista affronta con questo film diversi temi: quello della rappresentazione della donna nel cinema italiano nel passato e adesso, quello della memoria, che è quella di Monica, che inizia a sfaldarsi, ma è anche quella storica, quello dell’identità, che va a braccetto con la memoria. Il tentativo a tratti è un po’ goffo, ma funziona, intenerisce e commuove. Ad aiutarlo sono i suoi interpreti, bravissimi, e tutto l’amore per il cinema che ci sta, visibilmente, dietro. Mi fanno male i capelli, più che un film tradizionalmente inteso, è uno spettacolo e un’esperienza. Non per tutti.

Il cast

Alba Rohrwacher è Monica, moglie di Edoardo, che crede di essere Monica Vitti. Filippo Timi è Edoardo, il marito sopraffatto dalle cose della vita che non riesce ad arginare la sua malattia, le sue fantasie né tantomeno i problemi economici e materiali.

Mi fanno male i capelli

La recensione

In un gioco di specchi molto di intrattenimento, la regista affronta con questo film diversi temi: quello della rappresentazione della donna nel cinema italiano nel passato e adesso, quello della memoria, che è quella di Monica, che inizia a sfaldarsi, ma è anche quella storica, quello dell’identità, che va a braccetto con la memoria. Il tentativo a tratti è un po’ goffo, ma funziona, intenerisce e commuove. Ad aiutarlo sono i suoi interpreti, bravissimi, e tutto l’amore per il cinema che ci sta, visibilmente, dietro. Mi fanno male i capelli, più che un film tradizionalmente inteso, è uno spettacolo e un’esperienza. Non per tutti.

Voto:

7/10
7/10