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Mr. Harrigan’s phone, un thriller che non va da nessuna parte – La recensione

Mr. Harrigan's phone

Tratto da un racconto breve di Stephen King, Mr. Harrigan’s phone è pronto a conquistare Netflix, su cui è disponibile dal 5 ottobre 2022, alle 9 del mattino ora italiana. Adattato per lo schermo e diretto da John Lee Hancock, è prodotto da Ryan Murphy, Jason Blum e Carla Hacken. Al centro del film la storia di un ragazzo che si affeziona a Mr. Harrigan che lo tratta come un padre. Quando questi muore Craig inserisce un telefono nella bara dell’uomo e…riceve risposte ai suoi messaggi!

Nel cast una vecchia conoscenza dei fan di Stephen King e degli adattamenti cinematografici ispirati alle sue opere. Stiamo parlando di Jaeden Martell, che interpretò Bill Denbrough in It (2017). Con questi presupposti, siamo sicuri che entrerà nella top ten di Netflix, pur dimostrandosi un thriller deboluccio.

Mr. Harrigan’s phone, di cosa parla?

2003. Craig è giovane e timido, e ha già subito un pesante lutto. La madre è venuta a mancare e adesso vive da solo con il padre in un paesino che è praticamente un villaggio. Un giorno, dopo una lettura in chiesa, Mr. Harrigan lo ingaggia: vuole che il ragazzino vada a casa sua a leggere tre volte a settimana. Passano gli anni. Tra i due si crea immediatamente un bel legame. Craig si affezionerà molto al vecchio uomo d’affari burbero e senza scrupoli, tanto che gli regalerà un iPhone, che gli insegnerà ad usare.

Harrigan è diffidente, ma immediatamente viene catturato dalle potenzialità del mezzo. É il 2008, e l’anziano signore con una lucidità devastante prevede tutti i possibili problemi che una cosa del genere può creare al mondo dei contenuti e dell’informazione. Poco dopo, muore. Anche dopo la sua morte Craig, che ne è stato molto segnato, continua a scrivergli. É stato lui stesso a nascondere l’iPhone del defunto nella sua bara. Inquietante, certo, ma fin qui niente di sovrannaturale. Solo un ragazzino ferito che fa cose irrazionali. Un ragazzino che, da sottolineare, è smartphone dipendente come tutti i suoi amici al liceo.

Quello che è strano è che quando Craig, disperato e spaventato dal bullo della scuola o arrabbiato e deciso a ottenere vendetta quando un pirata della strada uccide tragicamente una persona a lui cara, chiama il telefono di Mr. Harrington questo squilla. Risponde ai messaggi con delle enigmatiche lettere, e si premura di eliminare chiunque dia fastidio a Craig. Chi c’è dietro questa attività? Il telefono è sottoterra, Mr. Harringan è morto. Eppure qualche forza mossa dai messaggi e dalle chiamate continua a uccidere le persone.

Sì, ma il punto? – La recensione di Mr Harrigan’s Phone

Questo film procede lentamente. Il punto è lontanissimo dalla nostra vista. Pochissimi i momenti di tensione, sembra non partire mai davvero. Dove finisce l’intro e dove inizia la vera vicenda? Non si capisce. É una cautionary tale sui rischi legati alla tecnologia? Un racconto dal finale aperto che deve semplicemente instillare in chi lo guarda un sottile senso di inquietudine? Non sembra nessuna delle due. É sconclusionato, poco coinvolgente e poco efficace, nulla tira le fila di una vicenda che sembra trascinarsi all’infinito. Il tono, definito sobrio, è forse troppo sobrio, quasi distaccato. L’effetto è straniante. L’empatizzazione minima. Un’occasione sprecata.

Il cast

Jaeden Martell è il confuso e tormentato Craig. Donald Sutherland l’enigmatico Mr. Harrigan. Il cast include anche Joe Tippett, Kirby Howell-Baptiste, Cyrus Arnold, Colin O’Brien, Thomas Francis Murphy e Peggy J. Scott.

Mr. Harrigan's phone è un thriller deboluccio e sconclusionato, tratto da un racconto di Stephen King. Il ritmo non convince, nulla tira le fila del racconto.Mr. Harrigan's phone, un thriller che non va da nessuna parte - La recensione