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Oltre l’universo, il film su Netflix romantico e inutilmente tragico – La recensione

Oltre l'universo

Vi piacciono i film romantici lacrimosi che sembrano tratti da dei vecchi post di Facebook? Non giudichiamo, anzi siamo qua per consigliarvi il film perfetto per voi. Si tratta di Oltre l’universo, titolo originale Depois do universo, un film drammatico e romantico diretto da Diego Freitas e scritto da Freitas, Rodrigo Azevedo e João Côrtes.

Le pellicola è disponibile su Netflix dal 27 ottobre 2022, e ha tutte le carte in regola per finire nella Top Ten di Netflix, e cioè un protagonista carino con la faccia pulita, una protagonista carina con la faccia pulita e talmente tante tragedie da far piangere il mondo intero.

Oltre l’universo Netflix di cosa parla? La trama

Nina è una ragazza talentosa ma sfortunata. Ha sempre suonato il piano e sogna di farne la sua carriera. Da bambina, però, scopre di avere il Lupus, una malattia autoimmune imprevedibile e potenzialmente molto invalidante, che le colpisce le articolazioni, le mani, i reni. La sua condizione peggiora all’improvviso: dovrà andare all’ospedale a fare la dialisi ben tre volte a settimana mentre aspetta di ricevere un rene da un donatore.

La cosa, ovviamente, incide profondamente sulla sua vita quotidiana, sul suo lavoro ma anche sulle sue speranze e sogni. Nina è divisa tra il continuare a crederci e l’arrendersi. All’ospedale, incontra il caotico ma sempre armato di buonissime intenzioni Gabriel, uno specializzando che si occuperà di lei con la stessa cura e allegria con cui si occupa degli altri pazienti. Con una piccola differenza: i due infatti capiscono subito di piacersi molto. Complicazioni, incidenti, sfortune, corse contro il tempo: tutto sembra mettersi in mezzo a questa coppia scritta nelle stelle.

Una sequela di tragedie

Passi la sensibilizzazione sul tema del lupus (chiunque ha visto Dr. House sa benissimo cos’è, o comunque lo ha sentito nominare per una vita intera) e sulle malattie croniche e autoimmuni in generale, che alla fine male non fa. Passino le scene lunghissime e un po’ surreali. Passi anche il processo disciplinare a carico di Gabriel nominato qualche volta per farci credere (ingannandoci) che sarà quello il vero problema della coppia quando in realtà poi si risolve in 5 minuti. Quello che dà un po’ fastidio, in Oltre l’universo, è la volontà smodata di far piangere. Di ammonticchiare tristezze e tragedie.

I messaggi migliori del film, che sono naturalmente quello di credere in se stessi e nei propri sogni nonostante tutto e quello di trovare conforto e forza nella gentilezza e nei rapporti con le persone, che siano sentimentali o meno non importa, vengono superati e schiacciati da un altro messaggio: la vita è una sequela di tragedie che colpiscono all’improvviso quando meno te lo aspetti e qualsiasi cosa tu faccia non ti proteggerà. Non se ne sentiva il bisogno. 

Il trailer di Oltre l’Universo

Il cast

I protagonisti sono Henry Raga (Gabriel) e Giulia Be (Nina). Nel cast anche João Miguel (Alberto), Viviane Araújo (Amanda), Diego Freitas, Denise Del Vecchio, Othon Bastos, Giselle Prattes, Isabel Fillardis e Rita Assemany.