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Only Murders in the Building, alla quinta stagione la serie tv ormai è un cult confortevole

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Only Murders in the Building era una serie tv apparentemente improbabile, resa possibile solo dall’esplosione delle piattaforme di streaming, scritta da Steve Martin e John Hoffman. Cinque stagioni dopo è diventata un cult che attrae premi Oscar e continua a entusiasmare pubblico e critica. Grazie anche alle sapienti mani produttive di Dan Fogelman, la serie tv ha saputo fondere una comicità semplice e di cuore con il mondo del giallo più classico, in cui bisogna scoprire “whodunit” contrazione americana di Who has done it? sostanzialmente chi è stato?.

Perché Only Murders in the Building è una serie tv semplice, ma che vive e prospera grazie al suo cast, a partire dai tre protagonisti Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez. Un trio che sulla carta era improbabile, ma che abbiamo imparato ad adorare anche se ogni tanto sembrano portare un po’ troppo le battute perdendo di fluidità. Ma questo elemento leggermente teatrale ha contribuito al successo della serie tv.

Only Murders in the Building 5
TÉA LEONI
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Arrivata alla quinta stagione Only Murders in the Building si è ormai trasformata in una comfort series, una di quelle serie tv che fanno star bene, che rilassano, in cui sai già cosa aspettarti e guardi per rilassarti, perché i tre protagonisti sono ormai diventati parte della tua famiglia seriale. Una serie tv così di successo che nel tempo ha continuato ad ammassare guest star da Oscar. E quando le star di Hollywood decidono di partecipare a una serie tv vuol dire che il prodotto funziona, che andare su quel set è un’esperienza divertente e piacevole e che parteciparvi apporta dei benefici alla carriera.

Only Murders in the Building 5
Foto ufficio stampa

Si può dire ben poco nello specifico di questa quinta stagione di Only murders in the Building perché obiettivamente la serie tv ha ormai una sua struttura consolidata, una formula blindata cui ogni anno si possono aggiungere soltanto piccole sfumature personali dei personaggi. La quinta stagione parte dagli eventi con cui si conclude la quarta quando dopo il matrimonio di Oliver e Loretta (Short e la guest star ricorrente di Meryl Streep) viene trovato morto nella fontana dell’Arconia, il portiere Lester e un’elegante signora interpretata da Tea Leoni chiede al trio di podcaster investigatori di trovare il marito.

Only Murders in the Building 5
Foto ufficio stampa

Senza far spoiler sugli eventi che capiteranno, i nostri protagonisti faranno sorprendenti scoperte sul palazzo dove vivono, si ritroveranno a fare i conti con una mafia tradizionale diversa rispetto a quella che immaginavano e con una “nuova” mafia, ricca e potente fatta dai ricchi della città. E qui entrano in gioco le guest star Renée Zellweger, Logan Lerman, Christoph Waltz.

La formula di Only Murders in the Building tra giallo e comicità potrebbe durare per sempre ma è impossibile non pensarla come alcuni dei personaggi, tra un’estensione del raggio d’azione dei 3 investigatori dell’Arconia fino alle proteste degli altri inquilini per aver trasformato il palazzo in un luogo pericoloso in cui è “facile morire”. Insomma forse, per quanto sia piacevole, per quanto sia bello e divertente, forse è arrivato il momento di immaginare il gran finale per questa serie. Prima che tutto diventi fin troppo ripetitivo e che le guest star d’effetto soffochino la natura della stessa serie.

Only Murders in the Building 5, la recensione

Only Murders in the Building 5 continua a far ridere, a incuriosire, ad appassionare. Le indagini dei tre protagonisti li portano a incrociare nuove guest star di alto livello. Ma tutta questa formula forse avrebbe bisogno di una scadenza…

Voto:

7.5/10
7.5/10
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