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Past Lives, un film delicatissimo sulla complessità delle relazioni umane – La recensione

Se quello che volete a San Valentino è un film semplice, fatto di bianchi e di neri, di amori mai finiti e di fughe precipitose verso la felicità immortale, Past Lives non è quello che fa per voi. Opera prima della regista e scrittrice sudcoreana Celine Song, la pellicola arriva in sala il 14 febbraio distribuita da Lucky Red. Acclamato al Sundance e alla Berlinale e presentato in anteprima italiana alla Festa del Cinema di Roma, il film si è aggiudicato le nomination nelle principali categorie dei Golden Globe e degli Oscar. Un film da vedere, senza ombra di dubbio, ma tenetevi pronti a un’esperienza di visione non scorrevole. Vi promettiamo che ne vale la pena.

Past Lives, una storia d’amore?

Nora e Hae Sung vanno a scuola insieme, e si vogliono molto bene. Sono troppo giovani per capirlo, ma quello che sta sbocciando tra di loro è un amore infantile e pre-adolescenziale, che idealizzeranno per gli anni a venire. Ad appena 12 anni, infatti, sono costretti a separarsi. La famiglia di Nora emigra in Canada. 12 anni dopo, a 24 anni, si ritrovano ma a distanza. Nora vive a New York, dove sta studiando per diventare una scrittrice, Hae Sung rimane a Seoul. La lontananza rende difficile un avvicinamento desiderato, e Nora decide di chiudere le comunicazioni. Le loro vite vanno avanti. 12 anni dopo, a 36 anni, Nora è sposata e conduce la sua vita a New York. Hae Sung decide di andarla finalmente a trovare. I suoi mondi si incontrano e si scontrano, e nella loro convergenza la protagonista scopre qualcosa di sé e della sua personalità, che rimarrà sempre profondamente sdoppiata. La storia è tratta dall’esperienza vissuta di Celine Song, che in proposito ha dichiarato: “Ero seduta lì tra questi due uomini che mi amavano in modi diversi, in due lingue diverse e due culture diverse. E io ero l’unico motivo per cui questi due uomini parlavano tra loro. C’è qualcosa di quasi fantascientifico in questo. Ti senti come qualcuno che può trascendere la cultura, il tempo, lo spazio e la lingua“.

Past Lives, un film difficile da vedere

In questo film succedono tante cose – dopotutto seguiamo i due protagonisti per anni e anni – ma sembra non succedere niente. Non vengono mostrare cose spiacevoli ma c’è una tensione interna fortissima che si traduce in un senso di attesa e trepidazione di qualcosa di orribile, di un’esplosione dopo tanta costruzione tensiva. Ad accentuare la sensazione di chiusura il fatto che gli ambienti si ripetono, i personaggi sono solo tre. Sopportare questa tensione potrebbe inficiare la nostra esperienza di visione, ma Past Lives è un film che si digerisce a mente fredda, a cui ti svegli pensando la mattina dopo, che apprezzi ogni secondo di più a mano a mano che marina nella tua testa, che, proprio come l’affetto tra Nora e Hae Sung si costruisce in assenza, tutto di sottrazione, di aspettative, di immaginazione.

Che però rimane

La regia è delicata ma presente, fatta tutta di fotografia, costruzione dell’immagine e montaggio, la scrittura è notevole. I dialoghi sono verosimili, talmente tanto da risultare quasi imbarazzanti. Sembra quasi di essere in quel letto con Nora e il marito, a esortarli a parlarsi, a comunicare, a mettere da parte le loro paure. Questo film trascura volutamente la drammatizzazione e la spinta puramente emotiva per darci una visione adulta e consapevole delle emozioni, delle relazioni, delle spinte a volte opposte che possono convivere in un essere umano. I personaggi sono tridimensionali. Affrontato in maniera delicata e universale anche il tema della partenza, della doppiezza di chi se ne va, dell’attesa di chi resta.

Il cast

Greta Lee è Nora, scrittrice che vive a New York. Teo Yoo è Hae Sung, il suo amico d’infanzia. John Magaro è Arthur, marito di Nora, che accetta e comprende questa connessione a lui misteriosa e sconosciuta. Seung Ah Moon è Nora da giovane mentre Seung Min Yim è Hae Sung da giovane.

Past Lives, un film delicatissimo sulla complessità delle relazioni umane - La recensione

La recensione

Past Lives è un film che si digerisce a mente fredda, a cui ti svegli pensando la mattina dopo, che apprezzi ogni secondo di più a mano a mano che marina nella tua testa, che, proprio come l’affetto tra Nora e Hae Sung si costruisce in assenza, tutto di sottrazione, di aspettative, di immaginazione.

Voto:

8/10
8/10