Dituttounpop > Cinema > Recensioni Film > Pensati Sexy, quando la semplificazione è così estrema da diventare un danno – La recensione

Pensati Sexy, quando la semplificazione è così estrema da diventare un danno – La recensione

C’è un problema di generazioni, forse. Di senso di superiorità. Di difficoltà di slegarsi da certi luoghi comuni. Quello che è certo è che ogni volta che una comedy italiana cerca di fare della critica sociale qualcosa tragicamente non funziona. La maledizione continua con Pensati Sexy, nuova commedia al femminile diretta da Michela Andreozzi, con protagonista una divertentissima Diana Del Bufalo. Con la sceneggiatura di Daniela Delle Foglie, è prodotto da Fabula Pictures, ed è disponibile in esclusiva in streaming su Prime Video in tutto il mondo a partire da lunedì 12 febbraio 2024. Finirà nella top ten di Prime Video? Forse, ma che imbarazzo.

Pensati Sexy, una storia banale

Maddalena ha 30 anni, fa un lavoro sottopagato e ingrato (la ghostwriter in una casa editrice molto interessata a vendere e basta, senza un occhio di riguardo per la qualità), vive con un coinquilino perché non può permettersi di pagare l’affitto e soprattutto odia il suo aspetto. Si crede goffa e grassottella, odia i riferimenti al suo fisico della madre, si sente in competizione con la sorella ed è talmente insicura da essersi impelagata in una mezza storia fedifraga con il suo capo, l’affascinante Donato. Un giorno, dopo aver fatto un buco nell’acqua con Donato, decide di guardare dei film a luci rosse. Dal giorno dopo la star hot Valentina Nappi gli appare come una guida, cercando di farla sbocciare.

Con un twist hot (che non decolla)

È come in Canto di Natale, solo che al posto dei fantasmi del Natale passato, presente o futuro a guidare Maddalena in una riscoperta della sua sensualità e di conseguenza della sua sicurezza c’è una pornostar. Sembra un sogno di quelli un po’ matti, e invece è una commedia italiana con velleità sociali. Questa forzatura, che naturalmente si porta dietro una serie di battute una più greve dell’altra, funziona poco. La recitazione delle persone coinvolte non è convincente per niente. Non esiste un momento del film in cui credi ed empatizzi con quello che sta succedendo, e la dipendenza da porno è già abbastanza un problema senza glorificare il genere.

La superficialità all’italiana

C’è un sacco di odio in questo film. Odio per le influencer, odio per il presente, odio per i giovani d’oggi. Traspare, e rovina l’energia del film, che è pieno di luoghi comuni e che dà uno sguardo sul presente social lontanissimo dalla profondità che invece ci servirebbe, anche nei film leggeri e soprattutto se vogliono fregiarsi di progressismo (gli inserimenti di coppie omosessuali qua e là non bastano). Unica cosa di affascinante e attraente di questo film, molto più di Diana Del Bufalo con il body double perché ingaggiare un’attrice in sovrappeso sembrava evidentemente una follia, è Alessandro Tiberi, nel ruolo del comico sfigato.

Il cast

Nel cast di Pensati Sexy c’è Raoul Bova nel ruolo di Donato, capo di Maddalena, interpretata da Diana Del Bufalo. Alessandro Tiberi è il comico un po’ sfigato, che chiaramente sta cercando di conquistare Maddalena. Angela Finocchiaro è la mamma, che alle volte è un po’ crudele. Nel cast anche Camilla Filippi, Jenny De Nucci, Fabrizio Colica e Valentina Nappi.

Pensati Sexy, quando la semplificazione è così estrema da diventare un danno - La recensione

La recensione

C’è un sacco di odio in questo film. Odio per le influencer, odio per il presente, odio per i giovani d’oggi. Traspare, e rovina l’energia del film, che è pieno di luoghi comuni e che dà uno sguardo sul presente social lontanissimo dalla profondità che invece ci servirebbe.

Voto:

4.5/10
4.5/10