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Perché amiamo The Summer I Turned Pretty – Recensione senza spoiler dopo il finale

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“Grazie di cuore per l’amore che avete dimostrato a L’Estate nei tuoi occhi. Che abbiate seguito Belly dal primo libro o dalla serie, grazie per aver portato con voi la sua storia. Abbiamo messo l’anima nella serie e vi ringraziamo per averci seguito in questo viaggio. Sperando di rincontrarvi a Cousins, vi saluto. Con affetto, Jenny (Han)”

Con queste parole dell’autrice e creatrice della storia, si è conclusa ieri sera, con clamore ovunque nel mondo, digitale e non, la terza stagione di The Summer I Turned Pretty – L’estate nei tuoi occhi. Belly ha scelto, non diremo chi, ma se state riuscendo a evitare gli spoiler siete fenomenali.

L’estate nei tuoi occhi, perchè amiamo questo finale

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Un finale completo e perfetto per ogni storyline, che però lascia ancora un po’ di spazio alla storia e infatti, poche ore dopo, è arrivato l’annuncio che ci sarà un film conclusivo per approfondire il destino di ogni personaggio.

C’è un’estate che non finisce mai, insomma, ed è proprio quella di L’estate nei tuoi occhi (The Summer I Turned Pretty), non una semplice storia di coming of age, ma una serie che — soprattutto con l’ultima stagione — è riuscita a riportare in auge quell’amore febbrile per i teen drama che solo la The CW (per chi la ricorda) sapeva regalare: una passione fatta di attese, schieramenti di cuore, emozioni totalizzanti. Un vero regalo per noi ultimi romantici delle serie tv.

Certo, è una serie imperfetta, a volte ingenua, ma ha quella magia che mancava da anni: il potere di farci tornare lì, dove i sentimenti erano più grandi di noi.
The Summer I Turned Pretty è il brivido del primo amore, quello che ti spacca in due, che ti resta addosso per tutta la vita.

Quell’amore mai dimenticato, anche a distanza di anni.
È quella sensazione sospesa che avevamo da ragazzi, quando ogni scelta sembrava poter cambiare tutto.
La serie è cresciuta con i suoi protagonisti, mescolando leggerezza e malinconia, sogni e responsabilità.

Dal 2022 a oggi…una corsa di successo

Quando ne scrissi nel 2022, non la guardavano in molti, oggi la situazione si è ribaltata ed è sulla bocca di tutti: fan e non, brand, fanpage, meme e merch.

Nel corso delle tre stagioni, i personaggi di The Summer I Turned Pretty non sono rimasti gli stessi: sono cambiati, inciampati, cresciuti con una naturalezza che sorprende. Belly, che all’inizio cerca conforto nel ricordo dell’estate, impara che non basta scappare per ritrovare se stessa; capisce che l’amore non è solo un sentimento da vivere, ma anche da accettare con tutte le sue cicatrici.

Conrad, distante e complicato, smussa le sue difese: non solo il ragazzo tormentato, ma qualcuno che cerca verità, che si lascia guardare quando meno ci si aspetta. Jeremiah, con la sua apertura, diventa specchio di generosità ma anche di vulnerabilità: scopre che amare non significa solo dar serenità, ma anche essere pronti a farsi attraversare dal dubbio.

Anche figure secondarie come la madre di Belly o le sue amiche evolvono: non sono solo supporto, ma persone con desideri propri, ferite da ricucire e responsabilità da accettare. Alla fine, ciò che emerge non è una trasformazione tutta luci, ma il percorso di chi sceglie — a piccoli passi — di essere più autentico, più consapevole, più completo. Taylor, Steven, Jeremiah e suo padre: ognuno inizia e conclude il suo viaggio dell’eroe in maniera esaustiva e sfaccettata, molto più nella serie che nei libri.

Le differenze principali tra libri e serie riguardano l’aggiunta di alcuni personaggi, lo sviluppo di trame secondarie e modifiche significative ai rapporti tra i protagonisti, specialmente per quanto riguarda gli eventi della terza stagione che divergono dal libro finale Per noi sarà sempre estate. La serie esplora temi come la crescita, l’amore e l’amicizia in modo più esteso e dettagliato, portando a un finale diverso rispetto al romanzo originale. Ogni personaggio, in questa stagione da record, è approfondito, convincente, tridimensionale.

Nella prima stagione Belly è ancora sospesa tra infanzia e adolescenza: tutto è filtro di sogno, dai primi baci all’idea del “per sempre”. Nella terza, invece, la ritroviamo diversa: più consapevole, segnata dal dolore e dalle scelte fatte, capace di guardarsi allo specchio senza paura di ciò che vede. Conrad, che conosciamo inizialmente come il ragazzo ombroso e inavvicinabile, col tempo lascia cadere parte delle sue difese: non diventa improvvisamente “facile”, ma riesce a mostrarsi fragile, a farsi leggere davvero.

Jeremiah, da spalla allegra e rassicurante, trova nel corso degli episodi una sua profondità: non più solo il fratello solare, ma un giovane uomo che conosce il prezzo della vulnerabilità. Intorno a loro, anche i personaggi adulti maturano: la madre di Belly, ad esempio, non è più solo guida, ma donna che sbaglia, cade e impara. Così, nell’arco delle tre stagioni, la serie ci accompagna attraverso un percorso di crescita che tocca tutti: dal sentirsi “invisibili” al trovare la propria voce, dall’essere definiti dagli altri al riconoscersi da soli.

L’estate nei tuoi occhi Photo: Erika Doss © AMAZON CONTENT SERVICES LLC

Perchè è così amata L’estate nei tuoi occhi?

Ma perché molti di noi amano così tanto The Summer I Turned Pretty?
Perché ha quel fascino senza tempo del triangolo amoroso, che ci riporta a Dawson’s CreekOne Tree Hill, Beverly Hills 90210The Vampire Diaries.

Le spiagge, le case al mare, i tramonti che sanno di vacanze infinite e amori che ti restano nel cuore. Quell’effetto nostalgia tanto cercato da alcune serie tv, qui trova spazio e libertà di esprimersi.

E poi la colonna sonora fa vibrare i millennials, evocando i ’90 e i primi 2000, e parla dritta alla Gen Z: ogni canzone è memoria collettiva. E tra tutte, il ruolo di Taylor Swift è stato centrale. Le sue canzoni hanno fatto da cornice ai momenti più intensi, trasformandoli in scene indimenticabili: AugustBack to DecemberLast KissExile non sono solo scelte musicali, ma vere e proprie chiavi di lettura emotive della storia. È come se Taylor fosse la voce narrante non detta della serie, capace di tradurre in musica ciò che i personaggi non riescono a confessare. Senza di lei, The Summer I Turned Pretty non avrebbe avuto lo stesso respiro epico, né quell’effetto immediato di connessione con chi guarda.

Il finale di ieri non poteva essere migliore: ha scaldato il cuore, ci ha rassicurati, proprio come l’estate che vorremmo non finisse mai.

Queste sono le storie che fanno la differenza in un mondo affollato come quello dello streaming: quelle che creano legami, aspettative, emozioni, condivisione. Ieri sera, per l’occasione, ho preparato la cena per le mie amiche, ho apparecchiato la tavola con le candele, acceso le lucine colorate, messo sul tavolo un foglietto con i cuori e la scritta Team Conrad.

Per una serata, siamo tornate adolescenti, e non c’è nulla di più bello. Soprattutto quando hai superato i 40 e la vita ti mette di fronte alle sfide ogni giorno: ritrovarsi a sognare insieme, ancora una volta, è il regalo più prezioso che una serie possa fare.

Summary

Perché amiamo L’estate nei tuoi occhi?

Perché ha quel fascino senza tempo del triangolo amoroso, che ci riporta a Dawson’s CreekOne Tree Hill, Beverly Hills 90210The Vampire Diaries.

Le spiagge, le case al mare, i tramonti che sanno di vacanze infinite e amori che ti restano nel cuore. Quell’effetto nostalgia tanto cercato da alcune serie tv, qui trova spazio e libertà di esprimersi.

Voto:

8.5/10
8.5/10
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