Dituttounpop > TV > Poco di Tanto dopo il flop della prima puntata si sposta al mercoledì e racconta gli anni ’70

Poco di Tanto dopo il flop della prima puntata si sposta al mercoledì e racconta gli anni ’70

Poco di Tanto la seconda puntata in onda mercoledì 20 maggio

Poco di tanto non è solo il titolo dello show ma il risultato in termini di ascolti della prima puntata: 3.6% di share e 970 mila spettatori. Ecco così che la seconda puntata dello show di Maurizio Battista si sposta al mercoledì sperando di catturare un pubblico diverso e meno concentrato sulla fiction Rai.

Mercoledì 20 maggio quindi seconda puntata di Poco di Tanto (anche in streaming su Rai Play) uno show prodotto con Ballandi che mescola lo stile da monologhista di Battista e inserti del genere documentaristico. In ogni puntata il comico trasporta i telespettatori in un decennio della storia contemporanea italiana: gli anni Sessanta, i Settanta e gli Ottanta con tutti i loro cambiamenti sociali, culturali perfino antropologici. Per ogni epoca un ospite musicale che in qualche modo la rappresenta.

Stasera gli anni ’70

Cambia l’ambientazione della casa che fedelmente ci riporta alle atmosfere degli anni ’70 dai colori accesi creando quasi un’immersione multisensoriale in quel tempo e cambiano i ricordi riportati a galla nella memoria dal comico e supportati da documenti dell’epoca inediti e straordinari. Ospiti della puntata anche questa volta due musicisti che hanno lasciato il segno nell’immaginario italiano degli anni ’70: Riccardo Fogli e Sandro Giacobbe.

Lo show

Sottolineando un vizio o una virtù, raccontando un’abitudine che si è persa e una che si è assunta, tratteggiando mode e fissazioni, Maurizio Battista, grazie alla sua arguta comicità che trova da sempre nell’osservazione il suo punto di forza, racconta la famiglia italiana, protagonista, vittima o semplice spettatrice, di rivoluzioni succedutesi con incredibile rapidità in quei trent’anni. Dal ruolo della donna, a come è mutato nei decenni il rapporto tra genitori e figli, dalla diffusione della televisione che ha cambiato le abitudini degli italiani, alla patente di guida, tutti gli elementi contribuiscono a dipingere un affresco a volte nostalgico, a volte graffiante, ma sempre divertente di quello che eravamo, in rapporto a quello che siamo ora.

Con l’epoca di riferimento, cambia anche la scenografia, accuratissima, che si trasforma nella dettagliata ricostruzione di un appartamento arredato secondo i gusti dell’epoca, con quegli oggetti, quei dettagli e quelle proporzioni che, dettate dalla moda e dalle abitudini del tempo, si sono fissate nella nostra memoria: le proporzioni delle stanze, il cibo, gli elettrodomestici, gli utensili di uso quotidiano, ma anche l’occorrente per la bellezza e l’igiene personale. Una vera e propria immersione temporale per lo spettatore, tanto reale da coinvolgere tutti i sensi.

Non mancano anche contributi video e audio originali degli anni raccontati che introducono temi e tempi, e che, accanto all’affabulazione e alle mises en scène, danno vita ad una sperimentazione innovativa che si nutre di diversi generi per un appuntamento come sempre all’insegna del divertimento assicurato.