Dituttounpop > SERIE TV > Queer As Folk, Peacock ordina la nuova versione della serie creata da Russel T. Davies

Queer As Folk, Peacock ordina la nuova versione della serie creata da Russel T. Davies

Queer As Folk la serie inglese avrà un nuovo reboot grazie a Peacock

Queer As Folk la storica serie tv che a fine anni ’90 ha sdoganato il mondo LGBTQ in tv in modo libero, indipendente e senza limiti, torna con una nuova versione ordinata questa volta da Peacock piattaforma di streaming del gruppo NBCUniversal.

Il progetto di un nuovo Queer as Folk è in fase di lavorazione dal 2018 inizialmente pensato per il canale cable Bravo. Nel frattempo il mondo è cambiato, Bravo si è sostanzialmente trasformato in un canale dedicato interamente al mondo factual e true crime, così il progetto si è spostato su Peacock. Sulla piattaforma di streaming raggiungerà i recentemente ordinati Langdon tratto dal personaggio di Dan Brown e One of Us is Lying andando ad arricchire un catalogo ricco di identità e mondi diversi.

Il nuovo Queer as Folk, seconda versione americana dell’originale inglese dopo quella ambientata a Pittsburgh e distribuita da Showtime (in Italia su Jimmy), sarà ambientato a New Orleans e racconterà un gruppo di amici stravolti dopo una tragedia che ne cambia la vita. Il creatore dell’originale che era ambientato a Manchester, Russel T. Davies sarà produttore esecutivo.

Il primo Queer As Folk aveva come protagonisti Aidan Gillen, Charlie Hunnam e Craig Kelly e ha in tutto 8 episodi. Infatti Davies mentre stava scrivendo la seconda stagione decise di trasformarla in 2 episodi speciali perchè sentiva di aver detto tutto. Evidentemente già coltivava quell’amore per le miniserie che poi lo ha portato a realizzare gioielli come A very English Scandal e It’s A sin (prossimamente su StarzPlay in Italia).

A lavorare alla serie tv c’è Stephen Dunn, già dietro Little America per Apple Tv+ e che sta lavorando a Yes Daddy di Amazon. “E’ un onore incredibile lavorare all’adattamento della serie di Russell T. Davies. Quando lo show andò in onda, la storia di un racconto queer senza freni era così estremo che sentivo di poterlo vedere solo di nascosto. Ma negli ultimi 20 anni tutto è cambiato ed è meraviglioso pensare che una nuova generazione potrà guardare la serie sul divano con gli amici o la famiglia senza doversi nascondere” ha commentato Dunn.