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Quelle Brave Ragazze su Sky, le dichiarazioni di Mara Maionchi, Sandra Milo e Orietta Berti

Quelle brave Ragazze su Sky la conferenza stampa di presentazione del programma dal 19 maggio su Sky e NOW in streaming

Quelle Brave Ragazze è il viaggio all’avventura, a sorpresa di 3 ragazze per sempre: Mara Maionchi, Orietta Berti e Sandra Milo. Da giovedì 19 maggio su Sky Uno e in streaming su NOW il racconto della loro avventura in giro per Madrid, tra missioni da compiere e colazioni da condividere in pigiama tra amiche. Come in una vera vacanza tra amiche.

Le tre protagoniste hanno raccontato in conferenza stampa come hanno vissuto questa esperienza, i momenti più divertenti ma anche quelli più difficili. Ad aiutarle durante il viaggio un’autista-assistente, di bella presenza, che le ha accompagnate in giro per la città e a compiere le diverse missioni. Qui tutto quello che c’è da sapere su Quelle Brave Ragazze.

Le dichiarazioni di Quelle Brave Ragazze

Antonella D’Errico Executive VP Sky Italia: l’ingrediente principale che guardo quando scelgo un programma è la rilevanza e questo programma ha al centro tre pioniere, persone ancora oggi curiose e attive. E queste tre messe insieme per spunto di Mara era qualcosa di imperdibile.

Ilaria Dallatana CEO di Blue Yazmine: Mara è arrivata un giorno dicendoci “vorrei fare un programma con delle vecchie, voleva anche chiamarlo Il viaggio delle vecchie”. C’era un rapporto di stima reciproca e le ho detto subito ci lavoriamo perchè l’ho trovata subito una bella idea. Un prodotto nell’area dell’artigianato di qualità. Non c’è un format all’origine. Ti viene voglia di partire con loro.

Mara Maionchi: l’idea è nata perchè nei programmi ci sono sempre ragazze giovani ma anche noi sappiamo divertirci. Un viaggio per conoscersi, per scoprire anche i posti che abbiamo visto. Noi ci siamo molto divertite. E poi finchè c’è vita c’è speranza.
Tutti notavano il van, poi però scendevamo noi che facevamo fatica anche a scendere.

Sandra Milo: non è stato un viaggio alla ricerca del tempo perduto ma alla ricerca di un tempo nuovo. Io lavoro moltissimo, sono una vecchia (non mi offendo perchè è uno stato della vita), ma sono ancora la mamma mi occupo molto della famiglia. Quindi era anche un modo per staccare, per ritrovare il nostro Io. Ed essere insieme a donne straordinarie come loro mi ha aiutato a ritrovare me stessa.
Io sto benissimo, spero di arrivare ai 130!

Orietta Berti: quando ho parlato con Mara Maionchi mi aveva raccontato di un programma inglese in cui tre donne parlavano di dettagli intimi, ma per noi non era possibile, dovevamo fare qualcosa di più normale sia perchè la nostra vita è più semplice dall’altro perchè in Italia c’è un approccio diverso. La notte io dormivo poco e lavo, lavo tutto e le altre un po’ se la sono presa.
Sandra trova sempre il lato romantico delle cose.

Dallatana: abbiamo girato a novembre, un periodo che non era semplicissimo visto il Covid e tra Italia e Spagna hanno lavorato 50 persone, abbiamo girato in 3 settimane, lì il lavoro completo è stata di circa un mese e mezzo, considerando la pre-produzione in Italia il lavoro è stato di oltre 2 mesi.

Berti: tra le missioni che abbiamo fatto, quando abbiamo ballato il flamenco io e Mara sembravamo due signore che portano la birra a Monaco, Sandra era la più elegante. Non mi è piaciuta la pesca dell’anguilla perchè ho paura dell’acqua, poi Sandra si muoveva sempre per fare le foto in posa.
Ci accomuna il senso della puntualità perchè una vera professionista non arriva mai in ritardo per rispetto degli altri.

Milo: le anguille erano belle sinuose (rimbrottata da Mara). Tra noi ci accomuna la capacità di passare attraverso gli ostacoli come le anguille salvandoci sempre.

Maionchi: ci accomuna anche la capacità di portare con ironia la nostra età. Noi siamo vecchie non siamo anziane.

D’Errico: ci sarà un seguito? se loro hanno voglia volentieri. Non credo ci sia un filone dei “perennials” degli over, ma contano le persone, le caratteristiche personali. La cosa bella che sta succedendo è che ci sia una grande libertà di espressione e di apertura alla diversità.

Berti: speriamo che il programma vada bene così almeno riandiamo in vacanza, ma le nostre primavere sono come quelle dei cani.
Milo: però spero di riuscirle a convincerle a fare un pensiero peccaminoso.

Berti: non ho mai fatto delle vere vacanze così da sola, quando andavo in giro con Osvaldo per lo più andavo a vedere altri spettacoli.
Maionchi: le avevo immaginate così, sono stata molto soddisfatta della scelta fatta delle compagne di viaggio.
Milo: io ho portato la consapevolezza che si può avere un’amicizia vera con una donna. Io appartengono a una generazione in cui c’era rivalità tra le donne perchè il punto di approdo era il matrimonio.
Berti: io ho imparato l’autonomia di Mara, io ero abituata a esser programmata, ho imparato a dire di no. Vorrei essere così romantica come Sandra, avere la sua fantasia.

Maionchi: secondo me gli uomini sono meno propensi, gli uomini sono meno liberi
D’Errico: è un formato originale, ce ne è stato uno israeliano ma queste tre signore aiutavano i più giovani, spero possa essere esportato.
Dallatana: devo dire che ci stanno arrivando delle richieste per l’esportazione

Come funziona il programma

Mara, Sandra e Orietta si sono incontrate in aeroporto per partire per il viaggio di Quelle brave Ragazze. Trolley, biglietto e documenti alla mano sono pronte a imbarcarsi su un volo che le condurrà in una destinazione a loro sconosciuta. Le aspetta una vacanza memorabile ripresa costantemente dalle telecamere che immortaleranno ogni momento dell’avventura di “Quelle brave ragazze”, durante la quale saranno chiamate ad affrontare alcune prove, che le porteranno a conoscere abitudini, culture e posti lontani da loro e si sposteranno sempre a bordo di un furgoncino molto speciale.

Tutto questo permetterà alle 3 “brave ragazze” di conoscere usanze, culture e posti lontani da loro ma soprattutto di concedersi una vacanza che sia davvero memorabile: mangeranno paella e tapas e cammineranno nelle strade più famose di Madrid vivendole di giorno e “by night”, proveranno gli abiti più tradizionali della cultura spagnola, scopriranno segrete consuetudini locali, fino a scatenarsi addirittura in un concerto rock.