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Quinta Dimensione – Il futuro è già qui su Rai 3, le anticipazioni del 26 marzo

uinta Dimensione – Il futuro è già qui su Rai 3 il nuovo programma con Barbara Gallavotti, stasera sabato 26 marzo dedicato alla sostenibilità

Quinta Dimensione – Il futuro è già qui è il nuovo programma di Rai 3 in onda questa sera sabato 26 marzo alle 21:50 dopo Le Parole, dedicato alle nuove frontiere della ricerca. L’obiettivo è raccontare il presente della ricerca per capirne le prospettive future.

Il programma è di Barbara Gallavotti e Jean Pierre El Kozeh, scritto con il contributo di Fabio Mazzeo e Paola Miletich e la consulenza autorale di Guido Dell’Aquila, prodotto da Ballandi e Rai. Saranno 4 appuntamenti monotematici.

Il tema del 26 marzo

La puntata di sabato 26 marzo di Quinta Dimensione Il futuro è già qui, è dedicata alla sostenibilità. Il nostro pianeta è bellissimo ma i cambiamenti climatici lo stanno travolgendo. Barbara Gallavotti insieme ad alcuni esperti propone un percorso per la sostenibilità una parola fondamentale per il nostro futuro. Solo raggiungendola potremo dare un domani al nostro pianeta.

Ma come possiamo fare in moco che il riscaldamento globale si mantenga entro limiti accettabili? Tra gli obiettivi da raggiungere c’è quello della neutralità carbonica. Un tema reso ancor più attuale dall’emergenza energetica causata dal conflitto tra Russia e Ucraina e le ricadute sulle nostre forniture di gas, che potrebbero spingerci a ricorrere a un combustibile fossile altamente inquinante come il carbone che avrebbe dovuto invece essere dismesso.

Stefano Caserini docente di mitigazione dei cambiamenti climatici al Politecnico di Milano e Alessandro Dodaro, direttore del Dipartimento fusione e tecnologie della sicurezza nucleare Enea, parleranno dei vantaggi e dei limiti delle energie rinnovabili e del nucleare. Francesco Stellacci del Politecnico Federale di Losanna commenterà l’impatto e gli studi sull’evoluzione delle bioplastiche. Con Thomas Stocker dell’università di Berna si parla di riscaldamento globale. Insieme a Christian Casarotto e Valeria Lencioni, ricercatori del Museo delle Scienze di Trento, si scoprirà quanto la neve sia rivelatrice anche di questi mutamenti e di come gli inquinanti siano arrivati in alta montagna.

E poi Francesca Giordano dell’Ispra, spiegherà l’importanza dell’adattamento. Infine, si vedrà come anche le ex miniere di carbone come quelle del Sulcis in Sardegna, dismesse proprio a causa del loro impatto ambientale, possano avere non solo nuova vita. Addirittura possono costituire una risorsa diventando centri di eccellenza scientifica in cui indagare i segreti dell’Universo e il Prof. Cristiano Galbiati coordinatore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, chiarirà l’importanza degli studi ed esperimenti svolti al loro interno.