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Raul Gardini, il docufilm con Fabrizio Bentivoglio per raccontare l’imprenditore morto suicida 30 anni fa

Rai 1 dedica la prima serata di domenica 23 luglio al docufilm Raul Gardini a 30 anni dalla morte dell’imprenditore, morto suicida il 23 luglio del 1993. Interpretato da Fabrizio Bentivoglio, il docufilm ricostruisce la figura dell’imprenditore ravennate e ripercorre un importante capitolo della storia del nostro Paese.

Utilizzando materiale d’archivio, ricostruzioni e testimonianze inedite, il docufilm si apre con il varo del Moro di Venezia l’11 marzo 1990 e termina il 23 luglio del 1993, giorno del suicidio di Gardini, raccontando la complessità e le contraddizioni di un uomo con una visione strategica che ha sempre creduto nella crescita industriale dell’Italia e dell’Europa.

Raul Gardini la trama del docufilm

Il docufilm unisce elementi di fiction con materiale d’archivio. Nella ricostruzione affidata alla fiction, l’incontro di Gardini con una giornalista – interpretata da Pilar Fogliati – diventa l’occasione per un’intervista/confessione che ripercorre le vicende che lo hanno portato alla ribalta internazionale. Gli anni raccontati tra il 1990 e la sua morte nel 1993 furono fondamentali per la vita professionale di Raul Gardini e per la storia del nostro
Paese: dalla crisi di Enimont alla frattura di Gardini con il resto della famiglia Ferruzzi, dal
suo allontanamento dal gruppo all’avvio di Tangentopoli.

L’opera permette di rivivere un frammento della storia recente e di avvicinarsi a Raul
Gardini attraverso materiali di repertorio, interviste d’archivio, testimonianze, ma anche
con ricostruzioni di fiction di vita familiare e non, interviste a chi lo ha conosciuto, ai
manager che gli sono stati vicini, agli amici più cari, tra i quali Vanni Balestrazzi, amico
dalle scuole elementari di Raul, che ancora oggi ne difende la memoria.

Attraverso la sfida per la conquista della Coppa America – impresa che lo stesso Gardini
definì non soltanto sportiva, ma una sfida tecnologica con uno sguardo rivolto al futuro
– emergono la complessità e le contraddizioni di un uomo, di un imprenditore con una
visione strategica che ha sempre creduto nella crescita industriale dell’Italia e dell’Europa.

Attraverso la testimonianza dei manager che gli sono stati vicino, di Riccardo Muti, dei giornalisti che lo hanno conosciuto e grazie al toccante ricordo di Paul Cayard, timoniere de Il Moro di Venezia, emerge un ritratto privato e inedito di Raul Gardini, legato ai valori famigliari e alla sua terra d’origine.

Il docufilm

Raul Gardini è prodotto da Rai Fiction con Aurora TV con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso l’Emilia-Romagna Film Commission.

“La prima volta che mi è stato proposto il ruolo di Raul Gardini risale a una decina di anni fa, per un film che poi, come spesso succede, non si è più fatto, lasciando in me, ma credo anche in lui, non contento già allora di essere stato dimenticato, un certo rimpianto” – dice Fabrizio Bentivoglio – “Quindi, quando ho ricevuto la telefonata di Francesco Miccichè che mi parlava di questo suo progetto, non solo non ho fatto alcuna fatica nel sentirlo subito anche mio, ma ci siamo anche detti che avremmo diviso i compiti: il documentario avrebbe raccontato Gardini, l’uomo pubblico, l’industriale; il film avrebbe raccontato Raul, l’uomo privato, il marito, il padre, l’amico e a cose fatte posso dire con certezza, anche per la rapidità con cui il tutto è stato girato, che questo Raul è sgorgato quasi malgrado me, autonomamente, come se avesse anche lui una certa fretta di uscire e di liberarmi da quella promessa fattagli più di dieci anni fa”.

Cast e testimonianze

Nella parte di fiction:

Fabrizio Bentivoglio è Raul Gardini
Pilar Fogliati è Maria Bertasi
Sara D’Amaria è Alessandra Ferruzzi
Helene Nardini è Idina Ferruzzi Gardini
Laura Cravedi è Cochi Gardini
Gabriela Giovanardi è Eleonora Gardini

Ci sono le testimonianze di Massimo Bottura, Giovanni Minoli, Riccardo Muti, Marco Fortis, Gherardo Colombo, Sergio Cusani e altri.