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Recensione Moments of Love: la terza, sorprendente stagione, di Master of None

Recensione di Master of None 3 – Moments of Love su Netflix da domenica 23 maggio

Torna, dopo uno stop di quattro anni dalla seconda stagione, Master of None, la serie scritta e diretta da Aziz Ansari. Moments of Love, questo il titolo del terzo capitolo della serie, è una stagione sorprendente sotto tanti punti di vista, a partire dal cambio di rotta nella trama: Dev (Ansari) non è più il protagonista, ma passa lo scettro a Lena Waithe, che interpreta Denise, la sua miglior amica.

La storia di Denise si riallaccia all’episodio “Thanksgiving” (S02E08), dove avevamo assistito all’accettazione della sua sessualità e al suo coming out con la famiglia, nel corso dei vari Giorni del Ringraziamento dagli anni Novanta a oggi.

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Da Master of None a Moments of Love

Moments of Love racconta la vita di Denise, divenuta oggi scrittrice di successo, e la sua storia d’amore con Alicia (il premio BAFTA Naomi Ackie), una storia d’amore moderna, che getta lo sguardo sugli alti e bassi del matrimonio, sui problemi legati alla fertilità e sulla crescita personale individuale e di coppia.

Denise e Alicia, sono una coppia nera e queer, alle prese con questioni legate all’impossibilità di avere figli e alle conseguenze che ne derivano: momenti di passione si intrecciano a perdite personali, nel quadro di questioni esistenziali come l’amore e la vita.
Cinque episodi, brevi ma intensi, compongono questa terza stagione che rappresenta
un’evoluzione della serie, comunque fedele a sé stessa nonostante una linea narrativa del tutto innovativa.

4:3 di Maturità

Girata in 4:3, Moments of Love è stata scritta a quattro mani da Aziz Ansari e Lena Waithe, e regia e sceneggiatura si sorreggono l’un l’altra in maniera magistrale.
È una stagione adulta, matura, intensa, un’ulteriore riprova della capacità di Ansari di raccontare le fragilità della sua generazione, qui decisamente “cresciuta”, con ironia e delicatezza.

Non mancano le velleità alleniane che avevamo già visto (e apprezzato) nelle precedenti stagioni, ma se quella vista nella seconda stagione era un’ispirazione alleniana tipicamente di Manhattan e Annie Hall, in Moments of Love Ansari si ispira chiaramente al Woody Allen di Crimini e Misfatti.

La stagione, girata interamente su pellicola, è caratterizzata da colori pastello, immagini leggermente sgranate e dettagli mai lasciati al caso. Silenzi, inquadrature lunghe e immobili, musica lirica che riecheggia nell’aria: tutto ciò rimanda a un tempo che scorre lento, mentre assistiamo a una storia universale ed è impossibile non empatizzare con i suoi personaggi pieni debolezze e dubbi sul futuro.

Denise e Alicia catturano lo spettatore in maniera naturale e potente: i loro personaggi sono frutto di una storia scritta da due screenwriter cresciuti moltissimo in questi anni e oggi estremamente consci delle loro capacità. La sfida per Ansari era molto alta, quasi impossibile: superarsi rispetto alle precedenti e favolose stagioni e a nostro avviso ci è riuscito.

Moments of Love è una stagione sorprendente, che promuoviamo a pieni voti, perché funziona sotto tutti i punti di vista: una scelta coraggiosa e originale, che non fa rimpiangere troppo l’assenza di Dev (che appare in due brevi e adorabili camei).

Il cast

  • Lena Waithe è Denise
  • Naomi Ackie è Alicia
  • Aziz Ansari è Dev
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