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Recensione Succession 3 da oggi su Sky e Now: bentornati ai Roy

Succession, la terza stagione dal 29 novembre 2021 su Sky Atlantic e NOW. Trama, trailer e novità della stagione 3

Da lunedì 29 novembre 2021 su Sky Atlantic e in streaming su NOW arriva la terza stagione inedita di Succession. Una serie HBO che negli ultimi anni è stata protagonista degli Emmy, ed è anche apprezzata dalla critica internazionale.

Un giudizio unanime per una serie che mette d’accordo tutti per la sua semplicità ma allo stesso tempo per la sua profondità, nelle scene, nei dialoghi, nelle espressioni di ogni singolo attore. Succession è la tipica qualità HBO che non ha eguali e che durerà tanto, se consideriamo che il canale l’ha già rinnovata per una quarta stagione.

Succession, stagione 3 – La trama

Dopo l’imboscata tesagli dal figlio ribelle Kendall, ritroviamo Logan Roy in una posizione molto rischiosa. Mentre cerca in tutti i modi di rinsaldare gli equilibri politici e finanziari del suo impero, le tensioni aumentano e un’aspra battaglia all’interno delle mura aziendali minaccia di trasformarsi in una guerra civile familiare. Kendall, che nella scorsa stagione aveva sfidato apertamente il padre screditandolo pubblicamente, adesso è alla ricerca dell’appoggio dei fratelli e di chiunque altro possa aiutarlo a vincere. Dal canto suo, il padre è intenzionato a farla pagare cara, carissima, a quel figlio che ha osato mancargli di rispetto. I fratelli Shiv e Roman si ritrovano ora tra l’incudine e il martello: da che parte si schiereranno?

Semplicemente Bentornati

Difficile dire quanto mi sia mancata Succession nel mio palinsesto personale. Una serie tv incredibile che dopo tre stagioni non perde un colpo e rafforza la definizione di miglior serie tv di questi anni ricchi di serialità. La forza di una produzione costruita sulla parola, sui dialoghi e sui personaggi. Non sul continuo rimbalzo di battute alla Mrs Maisel, ma sulla profondità dei dialoghi il cui significato spesso arriva come un’eco lontano tra gli sguardi confusi dei presenti. La parola che prevale sull’azione, che genera l’azione.

Non ha bisogno di effetti speciali, di scene costruite per diventare meme ed essere condivise sui social, Succession è l’autore che diventa popolare, che riesce a prendere temi basici della serialità come la lotta per il potere, la ricerca spasmodica di esso, le liti e le rivalità familiari e le trasforma in un capolavoro. Basta solo uno sguardo per raccontare un mondo in questa serie tv. Pur nella sua natura drammatica, la serie ha una forte componente sarcastica, al limite del satirico che la rende ancor più unica. La serie riparte dopo lo strappo di Kendall che nella continua ricerca dell’approvazione paterna, prova a sfidarlo sul suo stesso terreno, mostrando di poter esser indipendente e tosto come lui. E chissà conquistarsi la sua approvazione. Pur con meno scene d’insieme rispetto al passato, Succession vive dei momenti di gruppo in cui più personaggi si rimbalzano opinioni e battute con un solo obiettivo: piacere a Logan Roy, il padre padrone che tutto controlla. Voto: 9 Riccardo Cristilli

Cinismo, parole, una comedy, un dramma… tutto in una serie

Non uso la parola dramedy perchè non lo è. Succession: è una comedy perchè riesce benissimo a utilizzare questo genere per creare momenti veramente divertenti. La serie è conosciuta maggiormente per il suo cinismo, per la cattiveria dei personaggi, ma è proprio nei momenti di raccolta, quelli che prevedono l’interazione dei componenti della famiglia, che la serie, proprio come in una normalissima famiglia, riesce a mostrarci quell’anima umana che si nasconde all’interno di ogni singolo personaggio, anima che da vita proprio alle scene più belle della serie. Succession è anche potere, è anche capacità di incantare con quattro persone sedute su un divano che fanno un discorso lunghissimo e complicato su come distruggere il nemico, su come salvare il dominio della famiglia in consiglio di amministrazione; su come non è bello tradire papà. Succession è una serie unica nel panorama televisivo attuale, e anche se il genere non si addice al grande pubblico, è una serie che andrebbe provata, non sia mai che scatti il colpo di fulmine. Voto 9 – Davide Allegra.

Succession è da vedere se…

La terza stagione di Succession è da vedere naturalmente se avete visto le prime due e questo è quasi inutile dirlo. Ma anche se vi piacciono le serie tv costruite sui dialoghi pungenti e profondi come Downton Abbey, se cercate personaggi costruiti alla perfezione come in Billions, ma anche se vi sono piaciute dinamiche e rivalità familiari di serie tv come Brothers and Sisters.

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Le guest star e il cast di Succession

Oltre al consolidato cast nei nuovi episodi, girati anche in Italia, vedranno anche diversi nuovi ingressi nel cast, fra cui Alexander Skarsgård, Sanaa Lathan, Linda Emond, Jihae, Adrien Brody e Hope Davis. Di seguito il cast

  • Brian Cox  – Logan Roy il patriarca
  • Kieran Culkin – Roman Roy il terzo figlio
  • Jeremy Strong – Kendall Roy
  • Alan Ruck – Connor Roy il primo figlio
  • Sarah Snook – Siobhan “Shiv” Roy la figlia più piccola
  • Hiam Abbass – Marica Roy la terza moglie di Logan
  • Nicholas Braun – Greg Hirsch nipote di Logan figlio di suo fratello Ewan Roy
  • Natalie Gold – Rava Roy moglie separata di Kendall
  • Matthew Macfadyen – Tom Wamsgans marito di Shiv
  • Peter Friedman – Franck Vernon COO della Waystar Royco
  • Scott Nicholson – Colin amico di Logan
  • J. Smith-Cameron – Gerri Killman consigliera di Royco
La terza stagione di Succession non delude le aspettative e arriva da lunedì 29 novembre su Sky e NOWRecensione Succession 3 da oggi su Sky e Now: bentornati ai Roy