Dituttounpop > TV > Report le inchieste di stasera lunedì 7 novembre: Vivendi, le chiese di Napoli

Report le inchieste di stasera lunedì 7 novembre: Vivendi, le chiese di Napoli

Report compie 25 anni con 3 nuove inchieste stasera su Rai 3

Lunedì 7 novembre 2022 riparte Report su Rai 3 alle 21:25. Il programma nato dalla mente di Milena Gabanelli, compie 25 anni e riparte con Sigfrido Ranucci alla guida, come negli ultimi 6 anni. La puntata di Report è sempre disponibile in streaming su RaiPlay e nella pagina del programma si può rivedere l’ultima puntata trasmessa.

Le inchieste di stasera ci portano tra le chiese di Napoli abbandonate dalle istituzioni e occupate per altri scopi, poi si parla di Vivendi la società di telecomunicazioni francesi e della CO2 per uso alimentare diventate introvabile.

Lo scopriremo solo Vivendi

Lo scopriremo solo Vivendi è il titolo dell’inchiesta di Giorgio Mottola  con la collaborazione di Norma Ferrara e Goffredo De Pascale che come è facile intuire dal titolo, parla della società francese. Secondo Report di lunedì 7 novembre, quello di Vivendi è un dossier complesso del nuovo governo Meloni. La Telecom era un gioiello tra le industrie di stato poi privatizzata, spolpata, scalata, scorporata, è cambiata profondamente. a terza azienda telefonica più ricca d’Europa è finita agli ultimi posti per fatturato e indebitamento a causa di scelte industriali e finanziarie sbagliate.

Dal 2016 l’azionista di maggioranza è stato Vivendi di Vincent Bollorè. Attraverso un’intervista esclusiva a un suo ex socio, Report ricostruirà le strategie del finanziere francese per la conquista del mercato italiano: dalla scalata ostile a Mediaset della famiglia Berlusconi alla conquista di Tim, avvenuta negli anni in cui al governo c’era Matteo Renzi.

Le altre inchieste di Report

Un altro servizio di stasera porta a Napoli che ha più chiese di Roma ben 203 di cui solo 79 sono adibite al culto. Le altre sono abbandonate, pericolanti o in ristrutturazione perenne. Non tutte però sono consacrate perchè nel 2010 l’allora arcivescovo Crescenzio Sepe vista la difficoltà di gestirle decise di affidarle a enti o associazioni.

Infine in Aria Frizzante si parla di CO2 alimentare. Oggi è diventata difficile da trovare perchè è ottenuta  come prodotto di scarto di altre lavorazioni che in questo periodo, con l’aumento dei costi dell’energia, sono ferme. La co2 è anche uno dei gas serra presenti in atmosfera che contribuisce al surriscaldamento globale. E questo è un paradosso: da una parte c’è chi la reclama, dall’altra ne abbiamo troppa in atmosfera.