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Ricky Stanicky, una commedia al maschile che (stranamente) funziona – La recensione

Ricky Stanicky: l’amico immaginario è un film strano. Diretto da Peter Farrelly e scritto da Jeff Bushell, Brian Jarvis, James Lee Freeman, Peter Farrelly, Pete Jones e Mike Cerrone, è stato rilasciato negli Stati Uniti il 7 marzo. In Italia è disponibile in streaming su Prime Video a partire dalla stessa data. Prodotto da Footloose Productions, Michael De Luca Productions, Rocket Science e Smart Entertainment, grazie anche solo al cast potrebbe entrare nella Top Ten di Prime Video. E forse se lo merita anche.

Ricky Stanicky, una storia assurda

Dean, Wes e JT sono amici per la pelle, e non fanno altro che combinare guai. Dopo un primo Halloween, in cui da piccoli hanno accidentalmente dato fuoco a una casa, hanno iniziato a dare la colpa a un certo Ricky Stanicky, che non esiste ma che si è rivelato da subito estremamente funzionale. Tanto che, crescendo, continuano a usarlo come scusa per fare quello che vogliono all’insaputa dei partner. Un giorno, però, la ragazza di uno di loro partorisce mentre loro sono fuori città “con Ricky”, e la sua presenza viene richiesta a gran voce da tutte le persone nella loro vita. Perché non lo hanno mai conosciuto? Siamo proprio sicuri che esista davvero? Dean ha un’idea: devono ingaggiare un attore disperato conosciuto ad Atlanta per interpretare l’amico. Solo una volta, per convincere tutti e poi mettere a dormire questa cosa dell’amico immaginario per sempre. Prevedibilmente, non va proprio così, e la loro trama di bugie e invenzioni finisce per intrappolarli.

Che evidenzia temi sorprendentemente profondi

Dopo una prima mezz’ora abbondante di un becero che più becero non si può, Ricky Stanicky diventa un film interessante. Ci sono i temi dell’amicizia maschile, dei traumi infantili, delle seconde possibilità, delle bugie per proteggersi. Zac Efron, ormai lo sappiamo, è riuscito negli anni a ritagliarsi un ruolo particolare, mixando sapientemente ruoli leggeri e profondi. Il suo Dean è esattamente all’intersezione dei due. Che sia chiaro, non stiamo parlando di un film profondo, la scrittura è affrettata e il finale tirato via, ma ha degli spunti inaspettati. Un modo sensato e funzionale di trascinare nel 2024 un genere, quello della commedia becera e assurda con protagonisti maschili, che rivela qualche guizzo e forze qualche promessa per il futuro. E poi, John Cena si diverte veramente un sacco. Buon per lui.

Il cast

Zac Efron è Dean, mente dell’operazione amico immaginario, colui che tiene in piedi il teatrino da tantissimi anni. John Cena è Rod, attore disperato che si finge Ricky Stanicky e poi ci prende gusto. Jermaine Fowler è Wes, Andrew Santino è JT. Nel cast anche Lex Scott Davis e William H. Macy.

Ricky Stanicky, una commedia al maschile che (stranamente) funziona - La recensione

La recensione

Dopo una prima mezz’ora abbondante di un becero che più becero non si può, Ricky Stanicky diventa un film interessante. Che sia chiaro, non stiamo parlando di un film profondo, la scrittura è affrettata e il finale tirato via, ma ha degli spunti inaspettati.

Voto:

6.5/10
6.5/10