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Robots, su Prime Video una commedia romantica fuori dagli schemi – La recensione

Siamo sempre qui. A parlare dell’ennesima commedia romantica in quest’estate caldissima. Dopo quella infantile, quella col finale amaro e quella italiana che è risultata meglio di quanto ci aspettassimo, arriviamo a quella sci-fi/distopica coi robot. Avete capito bene. Robots è un film del 2023 scritto e diretto da Ant Hines e Casper Christensen, e si basa sul racconto del 1973 intitolato The Robot Who Looked Like Me di Robert Sheckley. É disponibile su Prime Video in streaming a partire dal 17 luglio, è prodotta da Robots Filmproduktion, GmbH & Co. KG, Company Films, Road Film, Rocket Science ed Elevated Films, e, se si riesce a distinguerla dalle mille altre a colpo d’occhio potrebbe addirittura finire nella Top Ten di Prime Video. Perché no?

Robots, la trama

In un futuro in cui tutti i lavori manuali sono delegati a dei robot umanoidi e il problema dell’immigrazione è stato risolto da un gigante mure al confine con il sud, Charles è un figlio di papà viziato e inabile alla vita che le donne vuole portarsele a letto, mica corteggiarle. Per questo, si è fatto creare illegalmente un clone robot che manda a fare tutte le cose che non ha voglia di fare.

Un giorno, il clone incontra una ragazza molto bella di nome Elaine. Si scopre ben presto che Elaine usa lo stesso metodo di Charles, ma al contrario. Lei corteggia gli uomini cercando di scroccargli più regali costosi che può, poi manda a fare il lavoro sporco la sua clone. Per un errore di distrazione, i due robot si incontreranno e si innamoreranno, mettendo in seri guai i loro proprietari umani.

Robots, una commedia che spiazza

Nella prima scena di questo film vediamo un uomo liberamente ispirato a Donald Trump festeggiare la costruzione del muro al confine e sottolineando la sua gratitudine per i robot costruiti dalla Tesla per risolvere il problema dei lavori manuali. Poi, ammiriamo il migliore amico dell’odioso protagonista, connotato dalla prima parola in poi come un uomo gretto, stupido e ignorante (e anche come ulteriore spalla comica), lanciarsi in una tirata in cui esprime tutto il suo odio per gli immigrati prima e per i robot poi, che gli hanno rubato il lavoro.

Insomma, difficile ignorare le connotazioni sociali di questo film (che sono probabilmente quelle del racconto a cui è ispirato, attualizzate), anche se poi la doppia trama da commedia romantica travolge tutto il resto. Interessante vedere due protagonisti così moralmente abbietti trasformarsi davanti ai nostri occhi, i loro cloni illegali a fare da termine di paragone. Divertenti i riferimenti alla cultura pop. La sceneggiatura a un certo punto si annoda, ma il film rimane gradevole. Non è avanguardia pura, ma non è nemmeno quello che ci si aspetterebbe. Una sorpresina.

Il cast

Shailene Woodley è Elaine e le sue cloni, E2 ed E3. Jack Whitehall è Charles Cameron e C2. Paul Rust interpreta Zach, il creatore dei cloni illegali. Nick Rutherford è invece Ted Jr, nel cast anche Paul Jurewicz (Ashley), David Grant Wright (Ted Cameron) e Emanuela Postacchini (Francesca).

Robots

La recensione

Difficile ignorare le connotazioni sociali di questo film (che sono probabilmente quelle del racconto a cui è ispirato, attualizzate), anche se poi la doppia trama da commedia romantica travolge tutto il resto. Interessante vedere due protagonisti così moralmente abbietti trasformarsi davanti ai nostri occhi, i loro cloni illegali a fare da termine di paragone. Divertenti i riferimenti alla cultura pop. La sceneggiatura a un certo punto si annoda, ma il film rimane gradevole. Non è avanguardia pura, ma non è nemmeno quello che ci si aspetterebbe. Una sorpresina.

Voto:

7/10
7/10